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ADDIO A MAURICE, IL GALLO SIMBOLO DELLA CAMPAGNA FRANCESE

Gli animali, nella maggior parte dei casi, ci regalano un sorriso. Basta osservare i loro comportamenti per renderci conto di quanto la natura sia variegata ed originale nelle sue creazioni. Se poi ci si mette di mezzo anche l’affetto reciproco, allora ciò che viene fuori è potenzialmente uno dei rapporti più belli della nostra vita.

Generalmente siamo abituati ad avere a che fare con cani e gatti all’interno delle nostre abitazioni, ma c’è chi ama essere più originale sulla questione. Non mancano infatti esempi di persone amanti degli animali più disparati: dai criceti ai ragni, dai serpenti ai pappagalli. Ad ognuno il suo, nella speranza che le condizioni di vita siano sempre sopra la soglia minima della dignità.

Mai più chicchirichì

C’è poi chi, sfruttando il contesto in cui vive, decide di acquistare un gallo. Questo è il caso della signora Corinne Fesseau, che ha deciso di ospitare nel pollaio adiacente alla sua casa Maurice, un gallo appunto. Il contesto è quello di Saint- Pierre-d’Oléron, cittadina da meno di 7000 abitanti situata nella regione della Nuova Aquitania.

Maurice divenne famoso per una querela ricevuta e condivisa con la sua proprietaria Corinne per disturbo della quiete pubblica. Il paese infatti durante l’estate è meta ambita per il turismo: non tutti però sono abituati alle logiche che comporta il vivere in campagna.

Sta di fatto che la causa l’ha vinta il gallo, che ha potuto continuare a cantare alle prime luci del mattino. La notizia ha fatto scalpore sui mass media, e Maurice è divenuto “simbolo” della Francia “rurale”. Purtroppo, all’età di sei anni, è venuto a mancare a causa di problemi respiratori congeniti. Riposa in pace Maurice, la tua esistenza non è stata affatto vana!