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ISOLE GALAPAGOS: PARADISO PER ANIMALI E NATURA, QUALCHE CURIOSITÀ

Già da diverso tempo l’uomo può “vantarsi” di aver calcato ogni punto del Pianeta su cui vive da ormai duecentomila anni. Utilizzando esclusivamente il mero piacere della scoperta come parametro, questa è una cosa bellissima. Ragionandoci bene però, la pressione antropica, alla lunga, non è certo qualcosa di positivo per l’ambiente circostante.

Volenti o nolenti, come specie, tendiamo a monopolizzare tutto ciò che ci circonda. Utilizziamo una logica di sfruttamento per i nostri interessi, personali o economici che siano. Ecco perché, nonostante si consideri la nostra società come “progredita”, osserviamo il cambiamento dei processi naturali causato dai nostri abusi. Esistono pochissimi paradisi in giro per il mondo ancora esenti da queste logiche: uno di questi è certamente l’arcipelago delle Galápagos. 

Uniche e stupende

Parliamo di tredici isole battenti bandiera dell’Ecuador. In realtà queste si trovano a più di 1000 chilometri dalla costa del paese dell’America del Sud, ma nonostante ciò sono considerate parte di questo stato. Rappresentano la seconda più grande riserva marina del pianeta ed è anche il secondo arcipelago con la più alta attività vulcanica dopo le Hawaii.

Dal 1978 sono state dichiarate “patrimonio naturale dell’umanità” dall’Unesco, ed il 97,5% del loro territorio è considerato “parco naturale” e dunque protetto. L’ultimo censimento risale al 2013 e conta una popolazione di circa 30 mila abitanti. Si tratta di un luogo difficile e costoso da raggiungere, e per questo conserva intatte moltissime delle sue caratteristiche primordiali. Alcune specie endemiche di flora e fauna costituiscono un unicum in tutto il pianeta. Tra queste, è possibile osservare la tartaruga gigante, l’iguana ed il fringuello di Darwin.

Proprio quest’ultimo animale ci offre uno spunto interessante: le isole Galápagos furono meta prediletta dal celebre Charles Darwin, che impiegò più di 20 anni per sintetizzare le sue osservazioni in merito alla selezione naturale, pubblicate nel celebre “L’origine delle specie” edito nel 1859.

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