ITALIANI E AMBIENTE: BOOM DI BICICLETTE VENDUTE NEL MESE DI MAGGIO
L’Italia, almeno sotto il profilo del vivere nel pieno rispetto della natura, sembra aver giovato dalla situazione che si è venuta a creare a causa della pandemia in atto. Nel massimo rispetto delle persone che hanno perso la vita a causa di una malattia sconosciuta in precedenza, ci sentiamo di dire che effettivamente fosse necessario qualcosa di importante perché si smuovessero le acque.
Quando parliamo di rispetto della natura ci riferiamo a tutte quelle situazioni in cui istituzioni e cittadini comuni danno la priorità all’ambiente. Basta rendersi conto che la propria routine giornaliera può essere cambiata in funzione di questo. Un esempio lampante è quello dello smart working: si evita lo stress del traffico e lo smog provocato da quest’ultimo. Inoltre, si risparmiano i soldi del carburante e del tempo prezioso da passare in famiglia.
Macchina in garage
Utilizzando un computer all’interno delle mura casalinghe, nella maggior parte dei casi è possibile fare esattamente lo stesso lavoro che faremmo in un open space o nel nostro ufficio dall’altro lato della città. Ci auguriamo dunque che, soprattutto per la Pubblica Amministrazione, questo cambiamento repentino possa aver dato il “la” ad un cambiamento di ottica radicale.
Qualche giorno fa vi avevamo parlato del bonus che il Governo ha previsto per l’acquisto di mezzi ad impatto ambientale zero fino alla conclusione del 2020. Queste agevolazioni sembrano aver spinto il popolo italiano ad acquistare soprattutto biciclette e monopattini elettrici. Secondo Confindustria Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) le vendite di bici, rispetto al mese di maggio 2019, sono aumentate del 60%.
Parliamo di un incremento di circa 200 mila unità, che per essere parametrate su soli trenta giorni sono davvero tantissime. Considerato che mancano ancora 7 mesi alla conclusione degli incentivi, la speranza è quella di vedere le nostre città invase da questi mezzi. D’altronde le capitali del nord Europa ce l’hanno sempre dimostrato: una mentalità green parte innanzitutto dai mezzi di locomozione attenti all’impatto sul clima.