In questo periodo abbiamo cercato di spiegarvi i tantissimi motivi per cui il lockdown è stato qualcosa di positivo per la nostra esistenza. Naturalmente non vogliamo sminuire il sacrificio che è stato fatto per quasi due mesi, assolutamente. Non è stato facile, ma guardando indietro, i sessanta e più giorni di quarantena sono filati abbastanza lisci.
Come ripetiamo spesso, uno stop mondiale è stato fondamentale per migliorare la situazione ambientale. La sospensione della maggior parte delle attività di qualunque tipo ha reso possibile qualcosa che anche solo a gennaio pensavamo impossibile: veder respirare il nostro pianeta. Quando usiamo questo termine ci riferiamo prettamente alla qualità dell’aria, ma questa non è stato l’unico frangente a giovare della particolare situazione che si è venuta a creare.
I sedimenti, questi sconosciuti
Le acque mondiali, ad esempio, hanno visto una riduzione considerevole della navigazione. Questo ha fatto si che in moltissimi casi i sedimenti sollevati dal continuo passaggio di imbarcazioni si fermassero sul fondale, migliorando in maniera sostanziosa la visibilità dei corsi d’acqua.
In Italia ad esempio abbiamo una delle città d’arte più amate di tutto il mondo che vede il suo centro storico a stretto contatto con l’acqua: Venezia. Nel caso del capoluogo veneto, il traffico è differente da quello che ci si aspetterebbe da una classica metropoli. Le macchine sono pochissime, come anche le strade, tutte situate nell’entroterra. In centro il trasporto è completamente affidato alle imbarcazioni.
Uno studio condotto da Cnr-Ismar e Cnr-Igg ha messo in luce un miglioramento spaventoso della torbidità dell’acqua dei canali veneziani. I dati, pubblicati sulla rivista Science of the Total Environment hanno individuato le tre cause fondamentali di questo drastico miglioramento. La prima è sicuramente la pressione antropica, ovvero gli interventi del genere umano, che sono stati ridotti all’osso. Gli altri fattori, già citati, sono la posa dei sedimenti ed il minor utilizzo di imbarcazioni inquinanti.