La realtà vissuta durante la fase più tragica della pandemia è stata davvero unica per tutti i cittadini del mondo. Quando usiamo questo termine, non intendiamo solo quelli umani, ma anche tutti gli animali che si sono trovati ad avere un quantitativo di interazioni con la nostra specie ridotto all’osso.
La natura probabilmente necessitava di un periodo di “riposo“, ed in qualche maniera siamo contenti di averglielo concesso. La speranza naturalmente è che il genere umano abbia imparato la lezione e che il rispetto per il nostro Pianeta possa diventare una costante. Nel frattempo, ogni attività che prevedesse assembramenti di persone, come ad esempio un museo, ha visto la chiusura temporanea per limitare i contagi.
Pinguini buongustai
Come detto, la quasi totalità delle attività “ludiche” in giro per il mondo ha dovuto sospendere la sua attività per circa due mesi. Tra queste, i già citati musei. Ma anche gli zoo sono stati chiusi al pubblico, e per questo gli animali che risiedono all’interno sono rimasti senza nulla da fare.
Negli Stati Uniti, per la precisione a Kansas City, Missouri, viste le chiusure, si è pensato a dare dei nuovi stimoli ad alcuni pinguini residenti nello zoo cittadino. Questi infatti sono stati portati all’interno del Nelson-Atkins Museum, una delle tappe più importanti per un appassionato d’arte americano. Grazie a questa simpaticissima iniziativa, sono state scattate delle foto davanti alle quali è impossibile non sorridere.
“Al Kansas City Zoo pensiamo sempre a modi per arricchire e stimolare le vite degli animali. E durante questo periodo di lockdown, agli animali mancano molto i visitatori… Siamo stati felici di aver visitato il museo, e ai pinguini è davvero piaciuto”
Parola di Randy Wisthoff, direttore del giardino zoologico cittadino. Effettivamente l’arte sembra essere davvero piaciuta a Bubbles, Maggie, e Berkley: l’opera di fronte alla quale si sono soffermati per maggior tempo è stata il San Giovanni Battista di Caravaggio. Buongustai.