LEONARDO DI CAPRIO IN DIFESA DEL GORILLA DI MONTAGNA AFRICANO: FORTE RISCHIO ESTINZIONE
Il mondo lentamente sta tornando alla tanto attesa normalità. Questa purtroppo, per quanto fortemente desiderata, non era e continua a non essere esattamente come vorremmo. Esistono delle priorità, ed in questi mesi la questione sanitaria ha giustamente monopolizzato i dibattiti politici e le osservazioni dei mass media.
A livello ambientale però, c’è bisogno di una forte scossa, tutt’altro che simbolica. In questo, personalità di spicco del mondo dello spettacolo possono risultare cruciali. I riflettori, sempre accesi sulle loro azioni di qualsiasi tipo, possono sensibilizzare i cittadini su tematiche meno futili rispetto alla media.
Leo sempre in prima linea
Leonardo Di Caprio è uno dei massimi esempi di questa categoria. Parliamo sia degli attori di Hollywood in generale, che soprattutto delle personalità sensibili e dedite alla causa ambientale. Da molti anni infatti ha dedicato molto tempo ed ha incentrato i suoi profili social sulla sensibilizzazione ambientale. Alla difesa di flora e fauna ha dedicato addirittura il discorso di accettazione del tanto atteso premio Oscar.
Recentemente, dopo aver prodotto un documentario proprio su questo, si è interessato alla conservazione di uno dei parchi più grandi del continente africano, situato tra Uganda, Rwanda e Congo.
“Il Parco Nazionale del Virunga è una delle aree più biologicamente diversificate del pianeta e ospita i gorilla di montagna che sono a rischio estinzione. Tre settimane fa, dodici guardie forestali del parco e il loro autista hanno tragicamente perso la vita per proteggere alcuni civili dall’attacco armato di una milizia. Il futuro del Virunga è appeso a un filo poiché deve affrontare l’impatto sia di Ebola che di Covid 19 e ora anche questo recente attacco”.
Con queste parole, postate sul suo profilo Instagram, il famosissimo attore ha voluto sensibilizzare sull’argomento tutti i suoi followers. Ha, nel frattempo, aperto un fondo assieme al Global Wildlife Conservation, alla Earth Alliance e diverse altre associazioni ambientaliste. Ha versato in questo di tasca propria circa 2 milioni di dollari, ma l’intento è quello di raggiungere cifre molto più alte.