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CAMBIAMENTI CLIMATICI: LA GROENLANDIA DIVENTA SEMPRE PIÙ PICCOLA

Quando parliamo di cambiamenti climatici, non ci riferiamo a qualcosa nello specifico. Il motivo è molto semplice: si tratta di una serie di eventi concatenati tra loro, che portano ad una preoccupante alterazione dell’equilibrio naturale delle cose.


D’altronde per troppo tempo l’uomo ha agito noncurante delle conseguenze delle proprie azioni. Lo smog ad esempio, oltre ad avere un risvolto negativo immediato, riscontrabile nei quantitativi di polveri sottili che si respirano nei centri cittadini, aggrava la situazione anche a lungo termine. Le temperature medie salgono, i ghiacci si sciolgono ed il livello del mare sale inesorabilmente. L’uomo, oltre ad essere spettatore non pagante di questo terribile spettacolo, ha l’obbligo di modificare il proprio comportamento affinché questa sciagura.

Sempre più piccola

Abitualmente, quando parliamo di scioglimento dei ghiacci, facciamo riferimento alla più grande “banca” di questo genere presente sul nostro pianeta, l’Antartide. Qualche giorno fa però vi avevamo segnalato come alcuni esperti sostengano che entro 30 anni, la calotta del Polo Nord rischia di scomparire completamente.

Siccome non ci accontentiamo mai, oggi vogliamo parlarvi di un’altra situazione drammatica, ovvero quella della Groenlandia. Una ricerca pubblicata su The Cryosphere ha dipinto un quadro tragico per ciò che riguarda i dati raccolti nel 2019.

Il ritmo annuale misurato nello scorso decennio relativamente allo scioglimento dei ghiacci è di 275 miliardi di tonnellate di ghiaccio. Questa cifra è abbastanza spaventosa, ma nell’ultimo anno si è verificato un vero e proprio record negativo. Parliamo infatti di 600 miliardi di tonnellate di ghiaccio sciolto, che hanno contribuito circa al 40% all’innalzamento globale del livello del mare.

Ecco dunque che la superficie della grandissima isola artica, composta in maniera corposa di ghiaccio, si riduce ogni anno di più.

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