LOCKDOWN, ALCUNE CITTÀ HANNO RIDOTTO LE EMISSIONI DI CO2 DEL 75%: LO RIVELA UNO STUDIO
Tutti ormai conosciamo la terribile realtà a cui ci ha abituati il nuovo Coronavirus. Senza esagerare con il vittimismo, quella che abbiamo vissuto è stata un’esperienza unica che ci ha messo di fronte una realtà molto diversa da quella che credevamo di vivere.
Una forma di vita dalle dimensioni microscopiche ha costretto metà della popolazione mondiale ad assentarsi da ogni possibile rapporto umano mettendo in atto le logiche di distanziamento sociale. Queste indubbiamente hanno aiutato nel contenimento delle cifre di contagi e deceduti, che altrimenti avrebbero subito un’impennata spaventosa.
Non tutti i mali però vengono per nuocere: il nostro Pianeta in tutta franchezza necessitava di un periodo del genere. Gli abusi e le sregolatezze con cui l’essere umano ha approfittato delle sue risorse da almeno un paio di secoli ci hanno avvicinati sempre più al tracollo.
Numeri incoraggianti
Immaginiamo che avendo avuto un coinvolgimento diretto nel contagio non si possa essere così ottimisti, ma siamo certi che anche queste persone conoscano il significato di “bene comune“. I numeri rilevati in questo periodo sono davvero molto incoraggianti. Sembra che la Terra abbia letteralmente avuto modo di “respirare” durante il periodo della quarantena.
L’inquinamento dell’aria è sempre stato uno dei più grandi problemi dell’epoca moderna. I dati rilevati dalla Icos (Integrated Carbon Observation System) hanno fornito dei risultati davvero sorprendenti.
Lo studio è coordinato dalla Fondazione Cmcc (Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici). Le misurazioni dei livelli di CO2 nell’atmosfera sono state effettuate in 7 città europee, tra cui anche due italiane (Firenze e Pesaro).
“Le riduzioni vanno dall’8% di Berlino, in Germania, un’area urbana ricca di vegetazione, al 75% nel centro della città di Heraklion in Grecia”
Parola di Dario Papale, uno degli esperti che hanno condotto l’indagine. Per quanto riguarda i parametri delle città italiane, Pesaro ha fatto segnare un decremento superiore al 60%, mentre Firenze per circa il 45%.