Il problema dello smaltimento della plastica è diventato centrale nella cultura ambientalista degli ultimi anni. Il nostro modo di fare fino a pochissimo tempo fa era totalmente focalizzato sulla produttività e sull’efficienza. Aver perso completamente di vista il focus relativo al rispetto dell’ambiente sta scaturendo conseguenze molto aspre.
L’usa e getta non è più attuabile come concetto consumistico, altrimenti rischiamo di mandare definitivamente in tilt il sistema. Ciò che è stato individuato come elemento completamente sostituibile da qualcosa di più adatto sono le bottiglie di plastica. Queste sono state ritrovate addirittura nei fondali degli oceani. Il che, finalmente, le ha rese anacronistiche e superate.
Incentivo a cambiare
Dal momento in cui si è ritenuto obbligatoriamente necessario un cambiamento, le borracce in alluminio hanno raggiunto il grande pubblico. Non che prima non esistessero: le avreste trovate però in uno zaino di uno scout, piuttosto che in ogni casa.
Moltissime aziende in giro per il mondo, ma anche scuole ed università, ne hanno approfittato per attuare strategie di marketing. Regalare ad uno studente o ad un lavoratore è un gesto volto sicuramente alla fidelizzazione, ma anche e soprattutto all’ambiente.
Un’indagine compiuta da Euromedia Research per Unione Nazionale Consumatori ha dato riscontri davvero inaspettati. Addirittura il 61,6% del campione intervistato possiede una di queste borracce. In pochi però sanno come prendersi cura di questa, il che fa pensare che la utilizzino più per moda che per reale consapevolezza. Ciò non importa se il risultato è quello di pulire i nostri oceani.
In ogni caso, la soluzione per far si che non si creino residui nocivi per la salute è davvero molto semplice. Basta infatti riempire la borraccia a metà, inserire qualche goccia di sapone per le stoviglie ed agitare con forza. È fondamentale effettuare un risciacquo accurato e far asciugare prima di tornare a bere.