Come abbiamo raccontato diverse volte, il periodo del lockdown imposto dal Governo a causa del contagio da Coronavirus ha avuto molti effetti positivi. Chiaramente non è stato facile per noi cittadini rimanere chiusi dentro le nostre abitazioni. Psicologicamente è stata un’esperienza particolare ma necessaria per non rendere l’affluenza agli ospedali insostenibile.
Mentre vivevamo circondati da quattro mura, fuori da queste il mondo andava avanti. La Terra ha avuto modo di “respirare” per circa due mesi, depurando l’aria da sostanze nocive per l’uomo e per se stessa. Gli animali selvatici, senza nessuno che li controllasse, hanno avuto modo di fare ciò che volevano.
La Capitale è invasa
In alcune zone di Roma questo non è un avvenimento così insolito. Il fatto però che molti quartieri fossero più tranquilli del solito ha sicuramente spinto le bestie ad addentrarsi in posti sconosciuti. Nello specifico, in alcuni quartieri è avvenuta una vera e propria invasione di cinghiali.
Questi animali non si notano ma sono costantemente intorno a noi: hanno infatti imparato a non farsi vedere dal predatore più pericoloso per loro, l’uomo. L’animale infatti non ci percepisce come una minaccia fino a quando si sente libero di muoversi come e quando vuole. Questi avvenimenti sono sicuramente scaturiti dalla diminuzione del loro habitat boschivo. Questo costringe molti esemplari a dover condividere territori molto esigui.
Un suggerimento che molti esperti danno è quello di non dar loro da mangiare. Questo infatti li spingerà innocentemente a tornare in quel luogo in un prossimo futuro. Tutto ciò potrebbe essere fatale sia per i cinghiali stessi che per la collettività.