ANDARE A LAVORARE IN BICI O A PIEDI ALLUNGA LA VITA: I RISULTATI DELLA RICERCA
In questo momento, a livello mondiale, sembra passata la fase più drammatica della pandemia. In Italia siamo tornati a poter uscire liberamente, con l’obbligo assoluto di evitare assembramenti. La gran parte dei paesi coinvolti in questa particolare situazione ha cominciato ad interrogarsi rispetto a dei cambiamenti necessari nel modo di vivere dei propri cittadini.
Se c’è una cosa che il Coronavirus ci ha insegnato, è che tutto parte dal rispetto del nostro pianeta. Smog, temperature in aumento e tutto il resto delle difficoltà che si sono palesate negli anni, non hanno fatto altro che preparare il terreno ad una seria minaccia come quella che rappresenta tutt’ora il Covid-19.
Stai meglio e vivi di più
Unilateralmente dunque l’intento sarebbe quello di favorire una svolta green. Questa consisterebbe principalmente nell’incentivare la popolazione ad utilizzare mezzi di trasporto ad impatto zero, come biciclette, monopattini e scooter elettrici.
Abbiamo avuto modo, in questo paio di mesi, di riflettere sull’importanza del tempo che trascorriamo in famiglia. Mediamente, nelle grandi metropoli, molto di questo potenziale temporale viene “sprecato” nel traffico per raggiungere il luogo di lavoro.
Una ricerca condotta in Gran Bretagna dall’Imperial College di Londra e pubblicata sulla rivista The Lancet Planetary Health sostiene un’idea davvero molto interessante. Dall’analisi dei dati, raccolti analizzando la salute di oltre 300 mila cittadini nell’arco di 25 anni (1991-2016), emerge che chi va al lavoro con la bicicletta o a piedi tende a vivere più a lungo.
“La principale conclusione del nostro lavoro è che i modi di trasporto attivi, che includono il ciclismo, la camminata e il trasporto in treno, hanno benefici per la salute a lungo termine rispetto alle persone che viaggiano in auto”
Queste le parole del relatore dello studio, proffesor Richard Patterson. Insomma: più tempo per la famiglia, meno stress, attività fisica e vita più lunga. Occorre altro per convincerci che sia la scelta giusta?