L’uomo, per sua natura, è egocentrico. Questo probabilmente da sempre, anche se non abbiamo modo di saperlo con certezza. Certo è che, nel periodo successivo alla presa di coscienza riguardo l’industrializzazione, grazie alle tecnologie, abbiamo agito come se fossimo i “proprietari” del nostro pianeta.
Non è affatto così. La visione antropocentrica non ha fatto che nascondere la realtà dei fatti. Dobbiamo essere grati alla Terra per la possibilità che ci offre. Vivere come se tutto ciò ci fosse dovuto e inficiare in maniera pesante sull’equilibrio della natura ha solo ed esclusivamente risvolti negativi. Secondo una logica fatalista dunque, le conseguenze dei nostri comportamenti sono inevitabili e quasi definibili “giuste”.
Focus sbagliato
D’altronde come possiamo aspettarci di passarla completamente liscia? Aver anteposto gli interessi economici al rispetto del pianeta Terra non poteva che comportare pessime conseguenze.
“Le foreste sono habitat per l’80% della biodiversità terrestre, in cui vivono milioni di specie in gran parte ignote alla scienza, compresi virus, batteri, funghi e molti altri organismi, anche parassiti, che vivono in equilibrio con l’ambiente e le specie con le quali si sono evoluti. Le foreste forniscono un’infinità di servizi alla vita sul pianeta, fra cui non ultimo la protezione della nostra salute. Agiscono, infatti, come un vero e proprio antivirus. Proprio la distruzione e il degrado delle foreste per mano dell’uomo stia favorendo la diffusione di vere e proprie pandemie, come quella da Coronavirus che stiamo vivendo”.
Con queste parole, il WWF Italia ha voluto dire la sua riguardo la pandemia che si sta verificando durante questi mesi. Un legame indissolubile dunque con il poco rispetto della natura. Che ci serva da lezione.