VINO IN BOTTIGLIA, ECCO PERCHÈ IL VETRO HA IL FORMATO DA 75 CL: DUE SPIEGAZIONI

Avete mai pensato ai quantitativi di liquido contenuti nella bottiglie delle varie bevande? Per quanto riguarda quelle “classiche”, i formati più adottati sono senza dubbio quello da mezzo litro e quello da un litro. Negli ultimi anni in realtà, soprattutto per ciò che riguarda l’acqua (venduta purtroppo in bottiglie di plastica), il formato che ha riscosso più successo è quello da un litro e mezzo.

Questa curiosità ci è venuta osservando il banco della vendita del vino all’interno del supermercato. Non occorre una sagacia ad alti livelli per notare come questo sia imbottigliato fondamentalmente tutto nello stesso formato. Questo però differisce completamente da quelli citati poco fa.

Ecco la verità

Effettivamente il formato utilizzato per la quasi totalità delle bottiglie di vino è di 75 cl, ovvero tre quarti di litro. Non che sia imbottigliato esclusivamente così, è chiaro. Versioni pregiate in serie limitata raggiungono dimensioni impressionanti, fino ad arrivare addirittura a 30 litri. Lo standard però è, per tutto il mondo, quello appena citato.

Precedentemente al periodo industriale, ogni zona del mondo aveva una suo quantitativo abitudinario. La produzione seriale ha però preferito unificare per tutto il globo questa misura, trovando una via di mezzo tra tutte quelle utilizzate in precedenza. La scelta è ricaduta sui 75 cl, un quantitativo sufficiente per riempire 4 bicchieri abbondanti.

La prima teoria infatti dice proprio questo: due persone durante un pasto bevono un paio di bicchieri a testa. Fatichiamo però a credere a questa, poiché forse per un solo pasto due bicchieri abbondanti siano un dosaggio troppo alto. La seconda, indubbiamente più credibile, fa riferimento a chi le bottiglie le crea. Un vetraio infatti, riesce a soffiare e plasmare il contenitore per il vino nello stesso momento. Quando invece è più grande, i due gesti devono essere svolti separatamente o in più persone.