L’uomo, da sempre, ha portato poco rispetto per tutto ciò che vive al suo fianco sul Pianeta Terra. Per nostra natura tendiamo a pensare di essere in grado di tenere sotto controllo la maggior parte degli animali e delle piante che vivono assieme a noi. Questa in realtà è una convinzione sbagliata, ed in questo momento storico ne abbiamo avuto una grandissima prova.
Delle forme di vita di dimensioni impercettibili come i virus ci stanno facendo vivere una vita diversa da quella alla quale siamo abituati. Questo infatti dovrà essere uno degli insegnamenti più importanti relativamente alla quarantena che stiamo affrontando.
Non c’è limite
Evidentemente serviva una tragedia di portata mondiale per farci rendere conto che non siamo affatto proprietari del pianeta su cui viviamo. Il mondo animale ha sofferto per moltissimi secoli lo sfruttamento che la specie umana ha fatto di esso. La catena alimentare, nella maggior parte dei casi, è stato il motivo per cui abbiamo sottomesso queste povere creature che hanno potuto difendersi solo con ciò che madre natura gli ha fornito: l’aggressività.
Negli scorsi mesi in Florida, sulla spiaggia di Navarre Beach è stato ritrovato uno squalo in fin di vita. Come sia arrivato in quel luogo non è stato chiarito dalle autorità. La cosa che ha fatto scalpore è che il suo destino, probabilmente già segnato, è stato funesto a causa dell’uomo.
Moltissimi curiosi infatti si sono accorsi sulla spiaggia ed hanno sfruttato la possibilità che la situazione gli ha offerto. Sono stati scattati diversi selfie, infierendo sul pesce predatore ormai inerme. Un comportamento decisamente discutibile.