MEDITAZIONE IN QUARANTENA: LA BELLEZZA DEL SILENZIO PER RIFLETTERE
Il dramma del coronavirus continua ad andare avanti. Ultimamente i dati relativi ai contagi, per quanto riguarda la situazione italiana, sono in leggero miglioramento. Il picco sembra essere ormai passato, ma non è certo il momento di abbassare la guardia. Occorre restare a casa, attuando il più possibile le misure stabilite dal Governo per il distanziamento sociale.
Solo in questa maniera riusciremo a sconfiggere un nemico assai scomodo come quello che stiamo imparando a conoscere in questo periodo. Fin dal 9 marzo dunque non esistono più “zone rosse” in cui è vietata la circolazione di personale non autorizzato. Tutto il paese si è unito nello stato di crisi e tutti i cittadini sono stati invitati (o in un certo senso costretti) a rimanere all’interno della propria abitazione.
Sfruttare il tempo a disposizione
Nessuno pensava a dinamiche del genere, è inutile girarci intorno. Più avanti si vedrà se si sarebbe potuto agire in anticipo, ma questo è ancora il momento di stare in casa per il proprio bene, per quello dei propri cari e soprattutto per quello comune. Le trincee sono tutt’altro che vuote e il conteggio dei decessi continua a crescere inesorabilmente.
Ognuno sta vivendo alla sua maniera questa esperienza unica nel suo genere. I primi giorni sono stati di adattamento, quelli successivi dedicati alla riflessione. Gettare il proprio tempo non avrebbe senso. Meglio sfruttare questa situazione per migliorare sotto tanti punti di vista. Tra questi sicuramente c’è la bravura ai fornelli, come anche l’allenamento personale e appunto la meditazione. Lo ha suggerito anche la Regina Elisabetta II del Regno Unito nel discorso alla nazione tenuto pochi giorni fa:
“So che l’isolamento e duro, ma molte persone scopriranno un’occasione per rallentare, fare una pausa e riflettere, in preghiera o meditazione.”
E allora utilizziamo questo tempo per uscire dalla crisi migliori di prima. Riflettiamo, progettiamo, manteniamo attivi i rapporti con i nostri amici. Non ce ne pentiremo.