L’ASINO SOMALO RISCHIA L’ESTINZIONE: LO AVRESTE MAI DETTO?
La caccia incontrollata, i cambiamenti climatici e le guerre distruggono la natura e stravolgono per sempre il corso dell’esistenza umana e dell’animale. Tra le specie a rischio estinzione c’è anche un insospettabile mammifero, la cui presenza sulla Terra è data come scontata. Questo è l’asino somalo, uno dei quattro equidi africani capostipiti dell’equino “domestico”.
Questo potrebbe presto scomparire. Nel mondo se ne contano solo poche decine in natura, e proprio per questo l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) lo ha inserito nella lista rossa degli animali in “pericolo critico”. I pochi esemplari liberi vivono in Africa, tra l’Eritrea, l’Etiopia e la Somalia. Per quanto riguarda invece Sudan, Egitto e Libia, sono totalmente assenti.
Davvero inaspettato
Biologi e veterinari, tuttavia, non si arrendono all’estinzione di questa specie. Da tempo si sono attivati al fine di salvaguardia. I loro sacrifici sono stati premiati: oggi le strutture zoologiche europee accolgono 250 asini somali; c’è però ancora tantissimo da fare.
Anche l’Italia sta contribuendo a salvare l’asino somalo dal suo triste destino. Il bio parco di Cumiana, nella città di Torino, ospita un gruppo riproduttore di questi bellissimi equini: due femmine, un maschio e un cucciolo. In provincia di Novara invece gli esemplari sono due.
Il progetto fondamentalmente è quello di crescere questi piccoli in cattività concludendo poi il percorso con la liberazione definitiva in natura. In questa maniera sarà possibile controllare la natalità e la condizione fisica dei piccoli esemplari. C’è da dire che le zone dove erano abituati a vivere, sono state spesso teatro di guerre e massacri. La priorità in quei casi non viene data certamente agli animali selvatici.