Continueremo imperterriti a tentare di convincervi che la questione ambientale è tutt’altro che uno scherzo. Parliamo di un discorso per il quale occorre la collaborazione innanzitutto delle autorità. Senza una gestione oculata su un obiettivo ben focalizzato, è difficile chiedere ai propri cittadini di collaborare.
Il cittadino qualunque dal canto suo dovrebbe assolutamente capire che anche lui, nella sua soggettività, può fare la differenza. Ciò che c’è in ballo è troppo importante, e non possiamo assolutamente permetterci il tracollo verticale della situazione. Vivere in maniera “green” è piuttosto facile: basta svincolarsi volontariamente dalle abitudini che abbiamo avuto fino ad oggi, vivendo con qualche piccola accortezza in più.
Conseguenze anche nei rovesci
Spesso facciamo riferimento al danno ciclico che comporta l’effetto serra. Caldo, dunque ghiacci sciolti, innalzamento del livello del mare ed infine erosione. Uno studio finanziato dalla Nasa e pubblicato dalla rivista Nature Geoscience mette in luce l’ennesimo danno che questo processo sta provocando.
Dai dati raccolti da un team di studiosi americani provenienti da alcune delle migliori università del paese infatti è emersa una gran brutta novità. Lo scioglimento dei ghiacci comporta il riscaldamento della superficie dell’Oceano Pacifico. Questo, di conseguenza, scaturisce l’aumento della formazione di perturbazioni nella zona dei tropici.
Questa, da sempre interessata da fenomeni eclatanti come le “tempeste tropicali” vede dunque peggiorare ulteriormente la situazione. Secondo le stime e le simulazioni compiute dal team di esperti, questi fattori implementeranno il quantitativo delle precipitazioni per una media di 0,3 millimetri al giorno.
Il tutto se la condizione climatica resterà quella che è oggi. Una maggior accortezza alla questione migliorerebbe di conseguenza anche queste dinamiche. Un peggioramento…