Nella cucina italiana siamo abituati ad assaggiare una varietà di sapori notevoli. Da nord a sud infatti le abitudini e le tradizioni culinarie sono molto diverse. Questi infatti possono essere di tutte le tipologie: dai dolci ai primi, bollenti o serviti freddi, leggeri o anche molto pesanti.
Ciò che contraddistingue la nostra dieta in ogni caso è un coinvolgimento di tutti quelli che sono definibili ingredienti “mediterranei“, ma non solo. In alcune zone d’Italia infatti la vicinanza alle tradizioni estere ha lasciato il segno, dando nuovi ed interessanti spunti per nuove varietà di pietanze. Le erbe aromatiche sono abbastanza utilizzate. Vediamo nel dettaglio.
Buone, ma in quantità ridotta
Di fatto la cucina nostrana non nega affatto la presenza delle erbe aromatiche. Per moltissimi piatti tipici infatti la presenza di questi è graditissima se non addirittura fondamentale. Provate a pensare ad una porzione di patate al forno senza l’aggiunta del rosmarino: buone, ma senza il quid in più.
Oggi vogliamo parlarvi di un’erba aromatica che, silenziosamente, sta diventando sempre più importante all’interno della nostra dieta. Va detto che soprattutto in oriente queste vengono utilizzate in quantitativi molto alti, talvolta definibili anche esagerati.
Parliamo dunque del dragoncello, una delle erbe aromatiche alla ribalta in questo periodo storico. Può essere utilizzato come condimento di moltissimi piatti, soprattutto quelli di pesce. Inoltre, parliamo di una pianta che ha proprietà antisettiche. Vi consigliamo infatti di provarne un infuso nel momento in cui soffrirete di mal di gola.
Inoltre è considerato un digestivo e depuratore, in grado di migliorare la nostra situazione intestinale.