Gli ultimi mesi sono stati tra i più difficili della storia del continente australiano. L’intera nazione infatti, durante la stagione estiva, è stata colpita da alcuni eventi che hanno reso la possibilità di vivere serenamente un lontano miraggio.
Da giugno 2019 infatti è continuata ininterrottamente la difficoltà causata dallo spargersi di alcuni roghi, che hanno guadagnato terreno fino a diventare incontrollabili. Solo verso la fine dell’anno è stato scoperto che si trattava di roghi di origine dolosa, appiccati da alcuni soggetti per probabili interessi economici.
Ciò che è avvenuto però ha assunto delle dimensioni enormi, dipingendo uno scenario apocalittico.
Finalmente la calma
I dati numerici di questa tragedia sono spaventosi. Più di 30 persone hanno perso la vita a causa degli incendi. Gli ettari bruciati sono circa 11 milioni, mentre gli animali che sono dispersi o addirittura morti sono più di un miliardo. Moltissime specie che vedevano il bacino di sviluppo principalmente nel continente australiano, sono ufficialmente entrate nel novero di quelle a rischio estinzione.
Come se non bastasse, dopo questi tragici eventi, sulle regioni del sud est dell’isola si sono abbattuti fortissimi temporali. Questi hanno messo in difficoltà estrema la popolazione già provata. Allo stesso tempo però hanno aiutato le autorità a spegnere le fiamme ormai incontrollabili.
“Dopo quella che è stata una stagione molto traumatica, estenuante e tesa, a causa dei roghi, per la prima volta nel Nuovo Galles del Sud possiamo dire che gli incendi sono tutti contenuti. Per raggiungere questo obiettivo c’è voluto molto lavoro, da parte dei vigili del fuoco, dei servizi di emergenza e delle comunità”
Proprio in questi giorni, le autorità hanno dichiarato la conclusione dello stato di emergenza. Lo hanno fatto grazie al portavoce dei Vigili del Fuoco Rob Rogers.