“Non esistono più le mezze stagioni”. Non c’è mai stato detto popolare più vero. O almeno, ciò a cui stiamo assistendo ci fa pensare che queste siano davvero scomparse dal nostro pianeta. I cambiamenti climatici sono una realtà con la quale ormai dobbiamo abituarci a convivere. Ciò che è rimasto da fare è esclusivamente non aggravare ulteriormente la situazione stando attenti a non inficiare sulla condizione precaria di una Terra ormai ferita. La normalità non è più quella con cui siamo stati abituati ad avere a che fare.
Nessuna costanza
Quando fa caldo fa troppo caldo. Quando fa freddo, tutto si congela. Dopo qualche giorno di freddo invernale ecco il caldo torrido. Questa poca costanza nelle temperature, oltre che inficiare sulla nostra salute, ha implicazioni realmente dannose. Se pensiamo a ciò che le temperature miti di questo periodo stanno provocando alle piante, capiremo facilmente la triste dinamica che sta avendo luogo. Ecco qualche parola tratta dal comunicato rilasciato due giorni fa da Coldiretti dal titolo “Clima, allarme siccità in inverno mite senza pioggia“:
La natura è in tilt nel cuore dell’inverno dove a macchia di leopardo lungo la Penisola si sono verificate fioriture anticipate dei mandorli in Puglia, Sicilia e Sardegna dove inizia a sbocciare anche qualche pianta da frutto, ma in Abruzzo sono in fase di risveglio, con un anticipo di circa un mese, gli alberi di susine, pesche mentre gli albicocchi in Emilia hanno già le gemme che si stanno addirittura aprendo nei noccioleti del Piemonte
In moltissime zone d’Italia, gli alberi di mimose sono già in fiore. Non è una casualità che questa sia la pianta regalata alle donne della nostra vita per la loro festa. La fioritura infatti sarebbe prevista a cavallo tra la fine di febbraio ed i primi giorni di marzo.
Il fatto che già alla fine di gennaio in Liguria si potessero trovare alberi completamente “gialli”, non è di certo una bella novità.