Ci capita molto spesso di parlarvi delle bellezze che il nostro paese ha in serbo. Sicuramente siamo deviati dal fatto di essere italiani, ma bisogna ammettere che qualitativamente parlando, la varietà di bellezze offerte nelle nostre terre è inarrivabile.
Il fatto di trovarci su una penisola ad una latitudine “media” fa si che l’offerta della natura sia molto variegata ed interessante. Soprattutto il fatto che per tre lati l’Italia è bagnata dal mare, favorisce la creazione di fenomeni particolari.
Uno di questi è quello che si verifica nella provincia di Messina, precisamente nell’area del promontorio di Tindari. Questo si affaccia sul mar Tirreno e non è molto distante dalla famosissima Bagheria raccontata da Giuseppe Tornatore nel suo “Baarìa” (2009)
Un panorama particolare
Ciò che si verifica in questa area è davvero unico nel suo genere. I cosiddetti “Laghetti di Marinello” sono delle piccole formazioni, simili appunto a dei laghi, ma contenenti acqua salata.
Questa particolarità è dovuta ad un continuo spostamento sulla costa di sabbia e ghiaia provenienti dal fondale marino. Questi si accumulano continuamente da diversi millenni e formano minuscoli promontori. In questa maniera, l’acqua rimane intrappolata dando vita ad uno spettacolo mozzafiato.
Si tratta di un’area naturalmente molto soggetta a cambiamenti morfologici, ma negli ultimi tempi sembra essere accaduto qualcosa di irreparabile. Negli ultimi giorni del 2019 infatti l’area è stata colpita da una fortissima mareggiata. A causa di questo evento, i laghetti stanno scomparendo. Nello specifico della burrasca avvenuta il 23 dicembre scorso, purtroppo è scomparsa la punta di sabbia che, partendo dal promontorio, si allungava verso il mare.