Nella notte appena trascorsa, avrete avuto certamente modo di assistere a qualche spettacolo pirotecnico degno di nota. Capodanno infatti è il momento in cui in molti si divertono sparando “botti” e fuochi d’artificio, facendo alzare la testa e offrendo uno spettacolo di luci che bene o male piace a tutti.
Negli anni continuano però ad arrivare segnalazioni di persone rimaste ferite a causa di questi giochi pericolosi. Non saper gestire una miccia accesa può essere fatale, e puntualmente gli ospedali si riempiono di persone che hanno commesso questo errore.
Recenti studi affermano che oltre ai danni fisici, questo genere di divertimento rischia di lasciare strascichi importanti anche a livello ambientale. I fumi rilasciati sono dannosi, e con loro anche le carcasse che non vengono mai raccolte da terra.
Inquinamento, è possibile?
Ebbene si, anche i fuochi d’artificio fanno male al nostro pianeta. Alcune ricerche affermano che le sostanze tossiche contenute all’interno di questi, possano causare gravissime conseguenze all’ambiente. Per la colorazione dei fuochi e come propellenti, vengono usate sostanze come le polveri di stronzio (rosso) bario (verde), rame (blu), alluminio e titanio (argento) e ferro (oro). Queste, se respirate, possono essere davvero dannose.
Il PM10 è la sostanza maggiormente rilasciata nell’aria da questo genere di divertimenti. Ogni anno, in moltissime città, il limite imposto a 50 microgrammi al metro cubo, è puntualmente superato.
“Per ogni aumento di 10 microgrammi di polveri sottili concentrate nell’aria cresce del 3% il rischio di problemi respiratori tipici dei bambini. Ciò significa che se si arriva a 100 microgrammi il rischio aumenta del 20%”
Queste le parole di Francesco Tanasi, segretario nazionale del Codacons, in riferimento a questo tipo di eventi.
Speriamo dunque che abbiate passato la notte di capodanno senza aver esagerato con questo tipo di divertimenti, e vi invitiamo a riflettere sull’argomento per quanto riguarda il prossimo anno.