Secondo dei dati raccolti dal WWF, il panda gigante è seriamente a rischio estinzione. I bellissimi orsi originari dei territori asiatici, sono tra le moltissime specie in pericolo, con un quantitativo totale di esemplari che si aggira attorno ai 2000 soggetti.
Originario dei boschi della parte più a est dell’Asia, il panda è da sempre stato uno dei simboli della fauna di quelle zone. Soprattutto in Cina, fin dall’antichità, ha assunto un ruolo fondamentale ed iconografico. Con il suo aspetto mastodontico ma anche tenero, è sempre stato visto con un ascendente positivo da parte della popolazione.
Stanno scomparendo del tutto
Tendenzialmente il panda non ama cambiare il suo luogo di residenza. A causa del disboscamento però, gli esemplari rimasti hanno la necessità di spostarsi alla ricerca di nuovi posti ideali dove vivere e riprodursi. Questo girovagare purtroppo li espone una volta di più al rischio di essere intercettati dall’uomo. Nonostante si tratti di una specie definibile quasi “sacra”, i bracconieri non si pongono il minimo problema ad abbatterli, dando la precedenza agli interessi economici.
In epoca moderna l’uomo ha preferito costruire infrastrutture come strade, dighe ed abitazioni, riducendo in maniera drastica le aree in cui i panda possono vivere in tranquillità. Inoltre per loro esiste anche una difficoltà riguardante il cibo. Mangiano prettamente germogli e foglie di bambù: la media è superiore ai 30 chili al giorno per ogni panda. A causa del disboscamento, viene a mancare dunque anche l’elemento più importante della loro dieta.
Il WWF si è attivato negli ultimi anni, riuscendo a trovare una “casa stabile” a circa la metà degli esemplari di questo splendido animale rimasti in vita.