L’ORCHIDEA CHE RISANA LE MINIERE SARDE
Spesso di fronte a queste notizie si rimane a bocca aperta. Ma c’è da dire che la nostra terra riserva continuamente delle bellissime sorprese. La natura ha una sua acutissima intelligenza, e spesso l’uomo non assecondandola peggiora esclusivamente la situazione.
Avreste mai potuto pensare che una pianta “selvatica” che cresce in mezzo al fango, possa depurare, o per meglio dire bonificare una miniera in disuso? Ovviamente no, ma è proprio questo il bello del fare scoperte di questo genere. Da queste cose dovremmo imparare a non intaccare quasi minimamente il nostro pianeta.
Una pianta che bonifica le miniere
Parliamo della Epipactis helleborine, una specie particolare di orchidea. Questa, caratteristica della terra sarda, è capace di prendere vita nelle situazioni più precarie che ci siano, e non solo. Degli studi effettuati su questa pianta infatti hanno dimostrato come, trovandosi in prossimità di una ex miniera di zinco e piombo, incamera e trattiene i metalli e li assorbe dal terreno. In questa maniera avviene sostanzialmente una “pulizia” dell’area, rigorosamente naturale.
La scoperta è stata fatta grazie alle ricerche svolte dal dipartimento di scienze della vita e dell’ambiente dell’università di Cagliari, che aveva a capo il botanico Pierluigi Cortis. Proprio lui, ha dichiarato all’Ansa:
In alcune fasi del loro ciclo vitale le orchidee sono obbligate a entrare in simbiosi con alcuni microfunghi presenti nel suolo. Il prossimo passo della ricerca sarà proprio quello di approfondire in che modo i microfunghi possano contribuire alla tolleranza di questa orchidea nei confronti dei contaminanti ambientali
Si tratta dunque di una scoperta sensazionale, che verrà studiata più approfonditamente durante i prossimi anni.