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NUOVA ZELANDA, VULCANO ERUTTA ED UCCIDE CINQUE TURISTI

L’ultima volta il vulcano Whakaari aveva eruttato nel 2016. Fu un evento spettacolare e rimase tutto sotto controllo. In questo caso invece, la casualità degli eventi è stata fatale e diverse persone hanno perso la vita. Sono morte infatti ben cinque turisti che erano in visita sulla “White Island“, sede appunto del vulcano sopracitato.

Durante le crociere a largo della Nuova Zelanda si organizzano delle escursioni sui vulcani più famosi, potendo ammirare le particolarità di una zona geologicamente ancora “giovane”. Proprio in questo senso però, l’attività dei vulcani è molto instabile ed esiste il rischio di tragedie del genere.

Un destino segnato

I morti sono sicuramente cinque. I turisti si trovavano infatti sul ciglio del cratere proprio nel momento della prima eruzione. Naturalmente sono morti sul colpo. Sono pochissime le speranze di trovare in vita i dieci individui dispersi. Sull’isola, nel momento fatidico, erano presenti circa cinquanta persone. Ben diciotto di queste sono rimaste ferite e stanno ricevendo le cure del caso.

Chiaramente continuano le ricerche dei dispersi con i mezzi tecnologici più avanzati che le autorità neozelandesi hanno a disposizione come alcuni droni speciali resistenti alle temperature altissime. Ma più passano le ore, meno sarà probabile trovare qualche sopravvissuto a questa tragedia.

La premier neozelandese ha raggiunto l’isola ed ha espresso il cordoglio alle famiglie delle vittime. Sui media e sui social è nato un’interrogativo importante: perché è stata autorizzata la visita del cratere dal momento in cui l’allerta vulcanica era salita al secondo grado dei cinque stabiliti? Le autorità, assieme ad una delegazione della Royal Caribbean, risponderanno nelle prossime ore.

 

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