BALI, L’ORANGO TROVATO IN UN BAGAGLIO RITROVA LA LIBERTÀ
Nel marzo del 2019 in Indonesia si verificò un fatto quantomeno singolare. Un ragazzo di 27 anni fu fermato dalle autorità aeroportuali a causa di una stranezza nel suo bagaglio. Andrei Zhestkov stava trasportando nella sua valigia un cucciolo di orango, completamente sedato, con una destinazione che non è stata resa nota.
Il fatto fece moltissimo scalpore, ed il giovane russo fu immediatamente arrestato. Oggi, il piccolo Bon Bon è cresciuto, ha ricevuto le cure del caso ed è pronto al grande ritorno nel mondo della natura. Verrà infatti trasferito presto sull’isola di Sumatra.
Un traffico fin troppo sviluppato
Zhestkov tentò di convincere le autorità che si trattasse di un neonato, come se di fatto cambiasse qualcosa riguardo il suo gesto completamente folle. Ma non è un caso isolato. L’orango è spesso merce di scambio per quanto riguarda il commercio relativo agli zoo di tutto il mondo. Altra particolarità, è uno degli “animali da compagnia” più desiderati da parte dei più abbienti emiri arabi o comunque in tutto il medio oriente.
Gli oranghi corrono un pericolo altissimo a causa della deforestazione in moltissime aree in cui sono stanziati. Come se non bastasse, sono spesso soggetti ad attività illegali di questo genere. Dati provenienti dall’associazione “Save The Orangutan“, riferiscono dell’esistenza di circa mille casi annuali di questo genere. E non solo, sembra che per ogni animale che raggiunge la destinazione prevista, in media ne vengano abbattuti 10 che si immolano nel tentativo di aiutare lo sventurato. Senz’altro un problema da risolvere prima di subito per quanto riguarda le attività commerciali del sud est asiatico.