La convivenza con il migliore amico dell’uomo, come già dimostrato da numerosi studi scientifici, aiuta a migliorare il nostro stato di salute dal lato fisico, psichico ed emotivo.
Ad esempio, le tre/quattro uscite giornaliere per i «bisognini» rappresentano un ottimo modo per vincere la pigrizia, permettendoci di fare movimento in maniera costante e migliorare la forma fisica.
Durante le camminate ed i momenti di gioco con il nostro cane svolgiamo un’attività fisica piacevole, divertente e stimolante che ci consente di mantenere la linea, di ridurre il colesterolo e di abbassare i livelli di ipertensione. La compagnia del nostro amico amatissimo ci consente inoltre di combattere lo stress derivante dal lavoro, dallo studio e dalla frenesia degli impegni quotidiani. Secondo alcuni studi, la sua sola presenza sarebbe sufficiente per far sì che si abbassi il nostro battito cardiaco e che la respirazione rallenti.
Anche accarezzare il mantello del cane, la sua testa, le morbidissime orecchie, ha su di noi effetti benefici: nel nostro organismo si quintuplicano i livelli di ossitocina e raddoppiano le endorfine, dandoci una piacevole sensazione di benessere.
Dal punto di vista psicologico, occuparsi di un animale da compagnia rappresenta un valido sostegno per combattere la solitudine e la depressione. Gli impegni quotidiani legati alla cura del cane, dal momento della pappa alla passeggiata, risultano importanti per il mantenimento di una vita regolare e donano positività e nuove motivazioni utili per non lasciarsi andare.
Inoltreil cane facilita il contatto e la condivisione con le altre persone ed anche gli anziani possono trarre grande giovamento dal rapporto con il cane. Oltre un anziano su due ne possiede almeno uno ed il trend è in continua crescita e, per quasi 7 over 65 su 10, la compagnia del proprio animale influenza molto il benesserefisico e mentale.
Avere un pet “costringe” i senior al movimento e incide quindi positivamente sulla loro salute fisica. Oltre l’89% porta fuori il cane personalmente ed il 78,7% ogni giorno. Per la maggior parte degli anziani la presenza di un pet incide positivamente anche sulla salute psichica.
Da un’analisi della letteratura internazionale condotta dal “Centro Studi Senior Italia”,emerge che i possessori di cani hanno il 57% di probabilità in più di svolgere attività fisica rispetto a chi non ne ha.
Gli anziani che possiedono un cane sono più in forma, tanto da dimostrare biologicamente 10 anni di meno. Secondo l’Osservatorio di Senior Italia FederAnziani, i proprietari ‘over 65’ sono possessori responsabili: attenti alle cure veterinarie ed all’accudimento costante. Secondo le stime, inoltre, camminare in media un’ora e mezza al giorno avrebbe diverse implicazioni positive sul diabete, sulle patologie cardiovascolari e minor incidenza di depressione rispetto a coloro che non possiedono animali domestici.
La stima dei possibili risparmi per il Servizio Sanitario Nazionale si aggirerebbe intorno ai 2,7 miliardi l’anno.