Comprando il latte siamo abituati a cercare quello con la data di scadenza più lontana dal giorno in cui stiamo effettuando l’acquisto. Non per niente, ma potendo avere la possibilità di conservare qualche giorno in più il prodotto in frigo, ci sentiamo più al sicuro. “Consumarsi preferibilmente entro” vi dice qualcosa? É la dicitura usata sulla maggior parte dei prodotti alimentari venduti nei supermercati. Grazie all’uso di questo avverbio, può nascere un grandissimo malinteso. “Preferibilmente” infatti non significa che dal giorno successivo alla data riportata siamo a rischio indigestione. Al contrario, quando la dicitura si presenta più lapidaria con un diretto “consumarsi entro”, è bene rispettarla in maniera precisa.
Ecco il segreto per evitare gli sprechi
Studi sull’argomento dimostrano come queste diciture possano essere fuorvianti già da prima che i prodotti arrivino sul banco del supermercato. Onde evitare incomprensioni, eccovi una breve guida per diminuire gli sprechi.
Quando la dicitura è “consumarsi preferibilmente entro”, significa che la data riportata è quella entro cui è consigliabile consumare il prodotto. Questo significa che successivamente si potrà comunque ingerire, senza allungare troppo le tempistiche. Il concetto è semplice: più un prodotto ha una conservazione lunga, più sarà possibile “sforare” sulla data di presunta scadenza. Uno scatolame che scade tra un anno e mezzo ad esempio, sarà consumabile anche dopo un paio di mesi dalla data in sovrimpressione. Al contrario, per prodotti freschi come ad esempio il latte, è bene stare attenti, in modo da evitare forti mal di pancia o complicazioni di qualunque genere.