Curiosità

CHI MI DICE CARBONARA, CHI MI DICE AMATRICIANA MA IO SON SOLO “BOTTICELLA”

 

 

Una mente geniale, quella di Francesco Reggio, certamente molto esperta nella cucina tipica romana, ha partorito un’idea che, se ben realizzata, si concreterà in uno straordinario piatto di pasta, capace di evocare colori, odori e sapori di due delle preparazioni più famose come la Carbonara e la Amatriciana.

La particolare ricetta è pubblicata dall’autore nel gruppo Facebook “Le ricette di Pantagruel“.

 

Per la sua realizzaIone sono necessari:

 

Spaghetti quadrati: 200 gr

Pomodori piccadilly: 12

Guanciale: 50 gr

Strutto: un cucchiaino

Marsala: 1/2 tazzina

Pepe: q.b.

Uova: uno intero e un tuorlo

Pecorino romano: 30 gr

 

 

Per prima cosa, sarà necessario preparare una passata usando i pomodorini piccadilly, sbollentandoli per poi spellarli e frullarli ed, infine, passarli al setaccio.

 

Poi si dovrà tagliare il guanciale a listarelle e farlo “sudare” in padella, senza però farlo diventare  eccessivamente croccante, proprio come si fa per preparare il sugo dell’Amatriciana.

 

Ad esso andrà aggiunto un cucchiaino di strutto che sarà fatto sciogliere a fiamma basta per poi sfumarlo con il Marsala.

 

Successivamente, si dovrà incorporare nel sugo il succo dei pomodorini e lasciar cuocere per circa 10 minuti.

 

Nel frattempo, andrà lessata la pasta in abbondante acqua salata. I migliori risultati per questo piatto sembra che siano stati raggiunti utilizzando gli spaghetti quadrati.

 

Mentre gli spaghetti cuociono, mettere in una ciotola un uovo intero ed un tuorlo.

 

Amalgamare con cura, incorporare il pecorino ed aggiungere del pepe, proprio come nella Carbonara.

 

Due minuti prima della fine della cottura, sarà necessario trasferire, casomai utilizzando un “forchettone”,

la pasta umida nel sugo e procedere con la “risottatura”, irrorando il tutto con mezzo mestolo di acqua di cottura.

 

Appena il tutto sarà ben amalgamato, togliere la padella dal fuoco e completare la mantecatura con la crema d’uovo e pecorino usando, se necessario, ancora un paio di cucchiai d’acqua di cottura. In questo passaggio sarà opportuno porre molta attenzione a che la temperatura della pasta e dell’acqua si sia sufficientemente ridotta per evitare di “cuocere” l’uovo.

 

Mettere nei piatti e buon appetito.

P.S. Lo so che qualcuno metterà altro pecorino sulla pasta. Ebbene, SI PUÒ FARE.

 

 

 

 

 

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