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SVILUPPO SOSTENIBILE NELL’AGENDA ONU 2030 E NELLA REALTÀ

 

 

L’ONUdefinisce lo sviluppo sostenibile come “Sviluppo che soddisfa i fabbisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i loro fabbisogni.”

 

Le aziende più sostenibili del pianeta sono quelle si impegnano a produrrecon mezzi e modi che riducano, al minimo, l’impatto negativosull’ambiente, sulla società e sull’economia, aumentando, nel contempo, al massimo il loro impatto positivo.

 

In quest’ottica è stata redatta l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile  che è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. Essa ingloba 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile – Sustainable Development Goals, SDGs – in un grande programma d’azione per un totale di 169 traguardi. L’avvio ufficiale del progetto è stato il gennaio 2016 ed i Paesi si sono impegnati a raggiungere gli obiettivi prefissati entro il 2030.

 

Essi danno seguito ai risultati degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (Millennium Development Goals) che li hanno preceduti e rappresentano obiettivi comuni su un insieme di questioni importanti per lo sviluppo: la lotta alla povertà, l’eliminazione della fame ed il contrasto al cambiamento climatico,per citarne solo alcuni.

 

Nell’ambito di questo vasto progetto, anche quest’anno ANCC COOP, l’Associazione che riunisce le Cooperative di Consumatori, ha deciso di scommettere sulla coscienza sostenibile dei cittadini che ogni giorno frequentano i punti vendita Coop, partecipando con un Cash Mob Eticoal calendario di iniziative organizzate nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile promosso da ASviS, l’Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile.

 

Già nel corso dell’edizione 2018 dell’iniziativa COOP, grazie alla stretta collaborazione con NeXT, Nuova Economia per Tutti, aveva organizzato un evento simile finalizzato a valutare il livello di consapevolezza dei consumatori circa l’impegno di molte aziende di diversi settori produttivi, selezionati e valutati attraverso il questionario di Autovalutazione messo a punto da NeXt secondo gli obiettivi dell’Agenda 2030. Contestualmente, l’iniziativa intende misurare la disponibilità degli stessi clienti a scegliere i prodotti di queste aziende virtuose attraverso i loro acquisiti più consapevoli.

 

L’esperienza dello scorso anno aveva coinvolto 12 punti vendita. Quest’anno, è stata replicata, a metà Maggio, in 37 punti vendita a marchio COOP dislocati su tutto il territorio nazionale. In 22 di questi il layout del punto vendita è stato modificato, così da mettere in evidenza, attraverso l’allestimento di espositori e segnaletica dedicata, quali sono i prodotti che manifestano quelle caratteristiche di sostenibilità allineate con i principi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

 

Secondo i dati forniti da COOP nel giugno successivo, l’iniziativa ha raggiunto 10 mila persone e sono stati compilati inoltre 2 mila questionari.

 

Un dato tra quelli acquisiti porta a pensare che questi consumatori potrebbero cambiare le loro scelte di acquisto favorendo, per sempre, i prodotti sostenibili. Il risultato si è verificato sopratutto sui prodotti di Coop della linea biologica ViviVerde (+16,2%) e su quella del commercio equo e solidale Solidal (+25,2%).

 

Quella di cui sopra è una delle tante iniziative in materia che non mancheremo di monitorare in futuro, ben consapevoli che solo attraverso una produzione ed un consumo responsabili, si potrà provare a ridurre i problemi connessi all’inquinamento, alla povertà ed alla fame.

 

 

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