Plastic Free, l’iniziativa degli aeroporti italiani: stop alle bottigliette
Nella lotta per il plastic free, nuova frontiera della battaglia contro l’inquinamento su scala privata e familiare, il passo più significativo degli ultimi tempi è arrivato da due aeroporti italiani. Si sono infatti mossi per una nuova politica di lotta alla plastica gli scali di Firenze e Pisa; al centro delle nuove regole indette da sindaci e azionisti, la decisione di combattere il mostruoso spreco di plastica dovuto al sequestro delle bottigliette. Un gesto ormai considerato quotidiano, automatico; eppure, le conseguenze continuano a sfuggire ai più. Solo nei due aeroporti “minori” come quelli di Pisa e Firenze, ogni giorno vengono prodotti 150 chili di rifiuti in plastica e sprecati 3mila litri di acqua residua.
Firenze e Pisa in prima fila per la battaglia del plastic free: gli aeroporti toscani sospenderanno la vendita di bottigliette in plastica, sostituite da distributori e fontanelle
La nuova iniziativa plastic free indetta dagli aeroporti toscani (e che si spera possa avviare un proseguimento su larga scala) si impegnerà dunque a ridurre a zero gli sprechi derivati dalle bottigliette. Da ora in avanti, gli scali di partenza presenteranno contenitori mirati a raccogliere e riciclare la plastica all’interno della struttura. L’acqua avanzata anziché sprecata sarà raccolta a sua volta; e nuove fontanelle potabili a disposizione dei partenti sostituiranno la vendita di simili materiali.
L’attività di riciclo delle bottigliette è però solamente il primo passo della politica plastic free degli aeroporti. Nei prossimi mesi sarà dunque avviato un provvedimento per impedire la vendita di imballaggi in plastica nei duty free e nelle botteghe dell’impianto; le regole interne saranno riviste per escludere totalmente il consumo di materiali non biodegradabili all’interno degli aeroporti. I dipendenti saranno a loro volta muniti di borracce e materiale personalizzato, mirato a ridurre definitivamente a zero lo spreco derivato dalle famigerate bottigliette. Ogni anno, ricordiamo, oltre 8 mila persone transitano per i due scali.
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