Oggi, 15 marzo 2019 si sta tenendo uno dei Fridays For Future, iniziativa mossa dall’attivista svedese Greta Thungberg, che a soli sedici anni ha fatto sentire la sua voce in tutto il mondo, iniziando a scioperare ogni venerdì sotto il Parlamento del suo Paese. In Italia e nel mondo oggi si sciopera nelle piazze per il Pianeta e contro i cambiamenti climatici: migliaia di studenti hanno lasciato le proprie aule per unirsi in questa iniziativa solidale. Un messaggio chiaro a dimezzare le emissioni di anidride carbonica, ma per chi? Per i governi, i potenti che davanti alla scomparsa della biodiversità restano impassibili, affinché la smettano di chiudere un occhio ed agiscano.
Fridays for future: anche l’Italia dalla parte della Terra
Secondo quanto riportato dal sito del Wwf, la manifestazione di oggi ha riempito ben 1325 piazze nel mondo, di cui 140 italiane. Giovani di tutte le etnie e le età sono scesi a mostrare il loro dissenso e la loro rabbia a difesa di un futuro ormai incerto. La piazza romana della Madonna di Loreto è stato uno dei punti di ritrovo dei manifestanti, che dalle 10,30 di questa mattina hanno invaso la capitale, partendo dalla fermata della metro Colosseo. A prendere piena partecipazione, anche alcuni atenei, tra cui La Sapienza di Roma, che ha chiamato i suoi studenti a raccolta per un flash mob studiato per l’occasione, il quale si terrà a partire dalle ore 13.
“Non c’è un pianeta B” è il claim più gettonato, che fa capolino sui cartelloni dei manifestanti per ricordarci, con un gioco di parole, che non abbiamo un altro pianeta a disposizione, e dobbiamo prenderci cura del nostro, la nostra casa. Ci restano solo 11 anni prima che la situazione diventi irreversibile: è necessario che vengano rispettati gli obiettivi prefissati dall’Accordo di Parigi del 2015. Per evitare ulteriori disastri ambientali bisognerà evitare che la temperatura globale superi l’1,5° rispetto all’era preindustriale e tenerla bassa sotto i 2°. Il pianeta ci sta parlando, è ora di iniziare ad ascoltarlo.