Vivere green

Rifiuti nei canali a Venezia: intervengono i gondolieri-sub

I rifiuti in mare, fiumi e canali sono uno dei più grossi problemi d’inquinamento. Chili di rifiuti si depositano sui fondali e danneggiano gravemente l’ecosistema. Un disastro ambientale particolarmente forte, di cui si è tornato a parlare negli ultimi tempi. Le microparticelle di plastica presenti in acqua sono aumentate esageratamente negli ultimi anni. Il danno principale, oltre quello eco-ambientale, è l’ingerimento da parte dei pesci di queste minuscole particelle, che potrebbero arrivare fino alla nostra tavola. Senza dimenticare i danni nei riguardi di alcune specie di animali che ingerendo, o rimanendo intrappolati nei rifiuti, muoiono.  A tal proposito, è rilevante un’iniziativa partita dal comune di Venezia, che ha agito per far fronte a questo problema.

Gondolieri come operatori ecologici


Sono previste ben tre operazioni, la prima è già andata in porto. Si tratta dell’operato dell’associazione gondolieri, che grazie alla coordinazione del comune, ha raccolto circa seicento chili di rifiuti dal rio dei Santi Apostoli a Cannaregio. Un’immersione insolita, ma molto significativa. Un’azione, questa, che non va assolutamente sottovalutata, anzi presa come esempio.

Lo scopo del progetto è ripristinare il naturale equilibrio ambientale rimuovendo dai canali soprattutto scarti ingombranti, depositati sui fondali; e gli pneumatici, solitamente utilizzati lungo le banchine dei porti, per attutire gli urti delle imbarcazioni. Non solo, in acqua si può trovare qualsiasi tipo di scarto: oltre alle solite bottiglie, o confezioni di plastica, anche oggetti insoliti come delle antenne, o addirittura dei sanitari.

Secondo quanto riportato dall’Ansa, il consigliere per la Tutela delle tradizioni, Giovanni Busto, ha affermato che questa operazione è un connubio perfetto di pubblico e privato. Infatti, attraverso il volontariato di alcuni sommozzatori si riuscirà a ripristinare la bellezza iniziale di certi luoghi, di cui possono beneficiare tutti i cittadini. Il progetto è interamente finanziato dall’associazione ed è un chiaro esempio di come l’unione può portare grandi cambiamenti all’interno di una comunità.

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