Ricciarelli, panforte, pandoro e panettone, ma anche la pinza veneta e il buccellato siciliano: i dolci tipici del Natale in Italia sono tantissimi e tutti diversi e ricchi di ingredienti. Ecco quali sono: i meno noti
Sono moltissimi i dolci tipici della cucina regionale italiana che si preparano nel periodo natalizio. Pandoro, panettone e panforte sono forse tra i più noti ma ogni regione ne propone di propri, tutti diversi e buonissimi. Ecco quali sono alcuni tra i meno noti.
In Veneto è diffusa la pinza. Nasce come dolce povero, che si ottiene con pane raffermo, fichi secchi, uvetta. Oggi si aggiungono farina gialla e bianca, con ingredienti che variano a seconda delle zone. Si consuma il giorno dell’Epifania, accompagnato da liquori dolci o corposi. La Toscana, patria di cantucci e panforte, offre i ricciarelli. sono dolci che risalgono addirittura al XIV secolo. Preparati con mandorle, zucchero e albume a cui si possono aggiungere canditi e vaniglia, sembrano biscotti allungati con la superficie irregolare. Hanno una base di ostia e vengono cosparsi di zucchero a velo. Dalla Toscana alla Sicilia con i buccellati, una frolla ripiena di spezie, frutta secca, cioccolato, marmellata, fichi. Anche la forma varia in base al luogo dove vengono preparati, passando da biscotti allungati a ciambella. Si mangiano accompagnati da vini dolci tipici della Sicilia.
Nelle Marche si prepara per Natale la pizza de Natà, dolce simile ad un panettone ma fatto con pasta di pane a cui si aggiungono odori, frutta secca, scorze di agrumi, cioccolato. Si beve insieme al vino di visciole tipico della regione. Infine in Friuli Venezia Giulia si prepara la Gubana: dolce a chiocciola a base di pasta lievitata, arricchito da un ripieno di noci, nocciole e mandorle, zucchero, grappa, marmellata e burro, buonissimo senza nessun accompagnamento.
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