Una particolare creazione quella di tre studenti della National Taiwan University of Arts che hanno creato dei ghiaccioli usando l’acqua inquinata del loro paese per mostrare gli effetti dell’inquinamento e sensibilizzare le persone sul tema
Come sensibilizzare davvero le persone rispetto all’impatto dell’inquinamento che produciamo ogni giorno? Con qualcosa di forte come i gelati che hanno creato tre studenti della National Taiwan University of Arts. I tre studenti di design hanno voluto realizzare qualcosa che descrivesse la situazione. Classici ghiaccioli su stecco ma visivamente particolari: questo perché realizzati prelevando i campioni dalle acque inquinate di cento sorgenti diverse dell’isola asiatica. Uno di questi, ad esempio, è stato ottenuto con l’acqua che sgorga da un canale che si trova appena dietro l’università frequentata dai tre studenti, e che quindi paradossalmente viene bevuta da loro stessi, inconsapevoli ogni giorno del livello di inquinamento dell’acqua che usano.
I ghiaccioli sono poi stati replicati in resina di poliestere trasparente indicando sullo stecco in legno di ognuno la provenienza dell’acqua usata per realizzare l’originale e poi esposti. Il progetto intitolato Polluted Water Popsicles contiene cento ghiaccioli che al loro interno hanno ogni tipo di materiale o rifiuto, da quelli visibili a quelli che non lo sono come le tracce di piombo e mercurio.
L’idea sicuramente molto d’impatto ha suscitato un grande interesse anche fuori dal Taiwan perché riesce nella sua semplicità a colpire le persone. Grazie a qualcosa di comune come un gelato, accostato ai danni dell’inquinamento sull’ambiente, si riesce a percepire il danno ambientale che l’industrializzazione incontrollata causa all’ambiente.
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