Tutti pazzi per il raw food: la nuova dieta è quella crudista. Ma quali sono i benefici e quali gli eventuali rischi di questo tipo di alimentazione?
Considerata più leggera e sana, ora va di moda la cucina raw food, ovvero crudista. La filosofia del crudismo si basa sul fatto che i cibi che ingeriamo cotti sono poveri di nutrienti perché la cottura li distrugge: per salvarli bisogna quindi mangiare alimenti crudi. Si tratta quindi di una dieta salutista che inevitabilmente coinvolge molti vegani, benché non si tratti di una dieta che esclude gli stessi elementi. E che ora rappresente l’8 per cento della popolazione.
Infatti la dieta crudista non implica soltanto il consumo di frutta e verdura, che sono gli alimenti che più spesso normalmente si consumano crudi. Ci sono vari modi infatti di consumare e preparare ricette con carpacci di carne e pesce, cereali, semi e frutta secca. Si sfruttano diverse tecniche per rendere commestibili senza rischi gli alimenti: la marinatura, la frullatura e l’essiccazione, che permettono di trasformare gli alimenti, e cucinare da antipasti a dolci raw davvero ricchi di gusto.
Quali sono dunque i benefici dell’alimentazione crudista? I crudisti sostengono che gli alimenti crudi preservano tutte le loro sostanze nutritive. Ed effettivamente i dietisti confermano che tutte le proprietà dei cibi mangiati crudi, che sono quindi più vivi, prevengono invecchiamento precoce, mantenendo il sistema immunitario efficente e il corpo in salute. Ci sono però delle precauzioni da prendere per non rischiare contaminazioni da cibi crudi. Innanzitutto il lavaggio accurato soprattutto di frutta e verdura cruda, precauzione che deve avere anche chi non è crudista. Fare sicuramente attenzione a pesce e carni crude, assicurandosi che non sia stata interrotta la catena del freddo nella conservazione del prodotto, e assicurarsi dell’abbattitura del pesce.