Lo stilista francese Jean Paul Gaultier si unisce alla lunga lista di marchi che hanno scelto di fare una svolta ecologica. Anche lui rinuncerà a usare pelle e pellicce per non causare sofferenza agli animali
Nuova adesione nel mondo della moda alla questione ecologista della PETA: lo stilista francese Jean Paul Gaultier ha infatti detto addio all’uso di pelle e pelliccia per non causare più sofferenza agli animali. Ad annunciarlo è stato lui stesso pochi giorni fa durante una trasmissione televisiva francese. Ha ammesso che è “vero che la pelliccia animale è più sensuale di quella sintetica, è brutto da dire. Ma si possono trovare altri modi per scaldarsi. Quindi può essere che si andrà verso una parte creativa che non farà del male, perché certamente il modo in cui gli animali vengono uccisi per la loro pelliccia è deplorevole”.
Non è quindi un comunicato ufficiale da parte della maison ma essendosi pronunciato lo stilista sembra una dichiarazione importante essendo anche il tema particolarmente caldo in questo periodo per tutta la moda mondiale. In più la Peta ha festeggiato per questo ennesimo risultato della campagnaanimalista che ha ultimamente contagiato molti stilisti come John Galliano e Versace. Il fine è quello di rinunciare man mano a tutti i materiali che sono di origine animale e quindi non solo pelle e pellicce ma anche seta, piume, lana, mohair.
Gucci, Burberry, ma anche marchi famosi come Asos, Zara, Adidas e Gap hanno dato una svolta ecologica alla propria produzione. Per tutti quindi si è posto il problema delle alternative sintetiche che spesso non sono sostenibili pur non provenendo da animali. Ad esempio è il caso delle fibre derivanti dal petrolio che impattano molto sull’ambiente, o la filiera del cotone che ha un alto impatto ambientale. L’auspicio quindi è che dopo la svolta animalista i marchi abbiano anche alternative davvero sostenibili.