Gli studenti francesi rifiutano di lavorare per aziende che inquinano
Oltre 18 mila studenti universitari francesi hanno firmato un manifesto in cui dichiarano che non accetteranno di lavorare per le aziende che inquinano: una presa di posizione che segue all’ultimo rapporto Ipcc sui cambiamenti climatici
Gli studenti universitari francesi hanno deciso di farsi sentire in seguito all’allarmante quadro sul clima dipinto dall’ultimo Ipcc. La temperatura media globale minaccia di raggiungere i +1.5 gradi centigradi: e così loro hanno firmato un “Manifesto studentesco per un risveglio ecologico” in oltre 18 mila.
Il Manifesto chiede un cambiamento profondo della società in cui vivono, chiedendo che si prenda posizione rispetto al futuro. Accettano però di farlo in prima persona dichiarando che una volta terminati gli studi nessuno di loro accetterà di lavorare per imprese che inquinano e che dunque mettono a rischio la sopravvivenza del pianeta e delle generazioni future. Dichiarano infatti che sia giusto lavorare e creare profitto solo per quelle aziende che in linea con le loro convinzioni si preoccupano della salute del pianeta. Come spiegano loro stessi, questa strategia non vuole spingere nessuno a boicottare imprese ma soltanto a spingere gli studenti come loro a ripensare il loro rapporto con le aziende, stimolando una riflessione sul tema per far sì che si prenda coscienza di quanto le aziende siano responsabili dei cambiamenti climatici in atto.
Non si tratta della prima e unica iniziativa ecologista messa in atto dagli studenti francesi. Sempre nell’ambito della lotta ai cambiamenti climatici infatti, nello scorso aprile gli studenti iscritti alla facoltà Science Po di Parigi avevano chiesto proprio alla loro università di terminare un rapporto di partnership con il colosso del petrolio Total perché giudicavano le sue attività in contrasto con l’ideologia e la missione della loro facoltà.