Ambiente

Frutta d’autunno, la rivincita della melagrana italiana

La rivincita italiana della melagrana, fino a qualche anno fa poco coltivata nel nostro paese ma che ora conosce delle fiorenti coltivazioni che sfornano prodotti di qualità


La melagrana, in Italia, fino a qualche anno fa era un frutto conosciuto ma di cui l’agroalimentare non sfruttava il mercato coltivandone poco. Il consumatore era quindi abituato a trovare al mercato e al supermercato frutti in gran parte provenienti dalla Turchia, dalla Spagna e dall’Iran. Oggi benché l’importazione da questi paesi non si sia fermata, esiste una fiorente produzione italiana in Sicilia, Puglia e Basilicata che producono frutti di alta qualità.

Funziona benissimo la produzione di melagrana italiana anche se inevitabilmente il prodotto costa di più: le melograne turche si trovano ad esempio anche a 1,5 euro al chilo al supermarket con un prezzo che aumenta anche del doppio per quello italiano ma la qualità è imparagonabile. Mentre il prodotto estero sarà trattato per sostenere il viaggio e il tempo l’altro sarà bio con un prezzo alto giustificato dai costi di produzione. 

L’autunno è la stagione per approfittare del frutto fresco e consumare succo di melagrana: un solo frutto contiene fino al 20 per cento del fabbisogno giornaliero di vitamina C, e contiene anche sali minareli, zinco, fosforo e magnesio, con proprietà antiossidanti. Poche calorie e tante fibre e soprattutto molto gusto.

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