Un nuovo studio ha messo in evidenza i rischi dello svapare: l’utilizzo di sigarette elettroniche porta all’inalazione di metalli tossici che raddoppiano il rischio di attacchi di cuore, e non sono quindi più salutari rispetto alle classiche sigarette
Chi fuma sigarette elettroniche rischia di avere un attacco di cuore in maniera doppia rispetto a chi non fuma: non sono quindi meno dannose delle classiche sigarette, al contrario. Un approfondito studio condotto dai ricercatori dell’Università della California infatti mette in evidenza i rischi del “vaping” che per nulla sono inferiori rispetto al fumo “classico”.
Se chi fuma sigarette inala tabacco e catrame bruciati, insieme a metalli tossici ed elementi come il nichel e il cromo, non è per nulla più salutare l’utilizzo di sigarette elettroniche, nonostante le prove che mostrano che si fuma nicotina liquida vaporizzata anziché tabacco bruciato. Le nuove ricerche hanno fatto emergere tutti i danni per la salute che derivano dallo “svapare”. Coloro che ne fanno uso ogni giorno rischiano il doppio rispetto a chi non fuma di avere un infarto; coloro che usano sia l’una che l’altra tipologia di sigarette corrono il rischio quasi cinque volte in più.
La ricerca, pubblicata sull’American Journal of Preventive Medicine vuole mostrare l’impatto a lungo termine sulla salute della sigaretta elettronica, e si tratta del primo studio di questo tipo. Lo studio presenta ancora delle limitazioni, dato che non è stato possibile concludere che sia stata proprio la sigaretta elettronica la causa scatenante l’infarto, ma solo che i due elementi sono collegati, dopo dei sondaggi su 70 mila americani. In conclusione lo studio vuole sfidare i produttori che invece promuovono le sigarette elettroniche come uno strumento per smettere di fumare o comunque per fumare qualcosa di meno dannoso: in realtà aiutano poco a smettere portando addirittura a fumare entrambe le cose, con dei danni enormi per la salute.
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