Inserita all’interno della Green Week, partirà il 28 settembre “MilanoPiùVerde”, la prima iniziativa dedicata a parchi e giardini privati per migliorare gli spazi verdi del capoluogo lombardo e combattere contro smog e cambiamenti climatici
Rigenerare la città attraverso il miglioramento degli spazi verdi e la riqualificazione dei giardini privati: è questo l’obiettivo di “MilanoPiùVerde”, la prima rassegna dedicata a parchi e giardini fioriti, promossa da Assofloro Lombardia insieme a Coldiretti Lombardia, con il patrocinio del Comune di Milano e della Fondazione Symbola.
Il progetto, come spiega in una nota la Coldiretti regionale, partirà il 28 settembre all’interno della Green Week con una conferenza sul ruolo delle aree verdi private nello sviluppo sostenibile delle città, mentre il 15 ottobre è in programma un convegno sul contributo di parchi e viali alberati alla qualità della vita. Ci saranno anche un concorso pubblico dedicato alla riqualificazione di parchi e terrazzi e una serie di percorsi alla scoperta dei giardini “segreti” di Milano.
Inoltre servirà per pubblicizzare il cosiddetto “bonus verde”, il credito di imposta per il verde urbano per abitazioni private e condomini approvato dallo scorso governo. “Valorizzare il verde pubblico e privato è importante non solo perché rende le città più belle, ma anche perché rappresenta un vero e proprio alleato nella lotta allo smog e nel miglioramento della qualità della vita”. ha spiegato Ettore Prandini, presidente di Coldiretti Lombardia. “Con questo progetto nato per diffondere la conoscenza dei benefici del verde urbano, proporre buone pratiche di gestione, promuovere la rigenerazione verde della città attraverso la collaborazione tra il pubblico e il privato si assiste ad un’alleanza tra cittadini, istituzioni, imprese, per combattere il climatechange e rendere più vivibili le nostre città”, ha aggiunto Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola.
“Secondo uno studio del CNR – ricorda Realacci – la vegetazione urbana e peri-urbana può abbattere fino al 3% della CO2 emessa dal traffico auto veicolare; può rimuovere dall’atmosfera ogni anno fino a 161 Kg/ha di PM10 e 73 Kg/ha di ozono, con beneficio economico stimabile di circa 5500 €/t di PM10 e 8300 €/t di ozono e produrre un risparmio energetico per il raffreddamento e riscaldamento degli edifici fino al 30-40% quantificabile in un valore economico medio di 18 €/albero/anno. Una sfida a cui tutti i cittadini possono partecipare con lo strumento del credito d’imposta, dando un contributo all’affermazione di nuova edilizia di qualità. Da ultimo stando ai dati – conclude Realacci – del servizio studi della Camera dei Deputati e del Cresme lo scorso anno le varie forme di incentivazione (credito di imposta, ecobonus, sismabonus) hanno prodotto 28 miliardi di investimenti e circa 420mila posti di lavoro fra diretti e indotto . Una spinta per una nuova edilizia di qualità, e un contributo per la sicurezza degli edifici e per la qualità della vita dei cittadini”.
Fonte Ansa – Photo Credits Facebook