Le coccinelle, insieme ad api, lucciole e farfalle e altri insetti fondamentali per l’ambiente, stanno scomparendo per colpa di inquinamento e cambiamenti climatici che minacciano il loro ecosistema
Diminuiscono sempre di più gli insetti non infestanti: quelli fondamentali per l’ambiente come coccinelle, falene, farfalle, moscerini e api, il cui ecosistema è minacciato dall’inquinamento e dai cambiamenti climatici. A rischio è la sopravvivenza, di conseguenza, del pianeta stesso: questi insetti infatti sono fondamentali nell’impollinazione e per tutta la catena alimentare.
“Non sappiamo esattamente quanto stiamo perdendo se non sappiamo quanto abbiamo, per questo attraverso questi esperimenti cerchiamo di quantificare la popolazione” sostengono gli entomologi. Una ricerca ha dimostrato una diminuzione di ogni singola specie in luoghi precisi: ad esempio è attestato dal 1987 al 2006 un declino delle coccinelle del 14 per cento negli Usa e in Canada: dato tutt’altro che basso. In Germania un’altra ricerca aveva invece rilevato un calo dell’82 per cento degli insetti catturati in 63 riserve naturali.
Per quanto riguarda le coccinelle, la loro perdita potrebbe essere un danno enorme: considerate il simbolo di tutta l’agricoltura, sono fondamentali per la lotta ai parassiti nelle coltivazioni; fondamentali sono le stesse api, da cui deriva la produzione del mondo vegetale dato che sono responsabili dell’impollinazione. Insieme a loro, lucciole e moscerini rischiano di scomparire per colpa dei cambiamenti climatici, ma anche degli insetticidi e dell’aumento del traffico luminoso: ragion per cui misure sono necessarie per evitare la scomparsa di ciò che è alla base dell’ecosistema mondiale.