La casa della bellezza sostenibile: la nuova sede Davines a Parma
Una nuova sede lavorativa che vuole offrire il benessere ai dipendenti tramite un ambiente sostenibile: a Parma, Davines ha inaugurato la sua nuova sede definita “la casa della bellezza sostenibile”, coniugando natura, sostenibilità, armonia
Nuova sede alle porta di Parma per il gruppo Davines, l’azienda specializzata in prodotti professionali per la cura dei capelli e del corpo, che riunisce in un solo progetto la sostenibilità ambientale volta alla cura e al benessere dei propri dipendenti: una sede in cui convergono i concetti di bellezza e armonia, cura per l’ambiente e per il corpo. Visione del verde, materiali sostenibili e trasparenze sono solo alcune delle caratteristiche della “casa della bellezza sostenibile” realizzata per Davines dallo studio di architettura Matteo Thun&Partners con gli interni curati da Molteni&C|Dada Contract Division.
I valori di Davines sono stati dunque trasformati in una sede aziendale. Il nuovo complesso è stato realizzato su una superficie di 77 mila metri quadrati, e ne occupa 11 mila su cui sono dislocati gli uffici e i laboratori, la produzione, il magazzino, una serra centrale che funge da ristorante e spazio di co-working; l’area rimanente, progettato dallo studio di architettura paesaggistica Del Buono Gazerwitz, è destinato agli spazi verdi, tra cui un orto in cui vengono coltivate le specie vegetali presenti nelle varie formulazioni cosmetiche.
Tutti i materiali sono di origine naturale: il legno è stato abbinato ad un tipo di vetro che permette la visione sull’esterno senza distorsioni cromatiche; il cemento usato imita il processo di fotosintesi, catturando le sostanze inquinanti per poi scomporle e migliorando la qualità dell’aria; è minima la presenza di componenti in muratura, per esprimere la massima trasparenza architettonica, permettendo la visione del verde da ogni postazione, per centrare così l’obiettivo che ha mosso il progetto: il benessere dei dipendenti tramite la realizzazione di “un villaggio funzionale con un’estetica armoniosa, che coniugasse le tradizionali forme architettoniche rurali con volumi innovativi, espressi attorno alla serra e agli ampi spazi verdi”.
Photo credit:@davines