Una dieta sana promuove un miglior invecchiamento cellulare, soprattutto nelle donne

Una dieta ricca di frutta, ortaggi, cereali integrali e a basso contenuto di zuccheri, sale e carni lavorate potrebbe contribuire a promuovere un sano invecchiamento cellulare, soprattutto nelle donne. Lo studio. 

Una dieta ricca di frutta, ortaggi, cereali integrali e a basso contenuto di zuccheri, sale e carni lavorate potrebbe contribuire a promuovere un sano invecchiamento cellulare soprattutto nelle donne. A confermare un rapporto positivo tra abitudini alimentari e invecchiamento salutare è una nuova ricerca, pubblicata recentemente su American Journal of Epidemiology. 

Lo studio ha analizzato le parti terminali dei cromosomi che proteggono il Dna. I telomeri sono piccole porzioni di Dna che si trovano alla fine di ogni cromosoma, proteggendone la stabilità. Sono un indice di invecchiamento cellulare perché si accorciano in lunghezza andando avanti con il passare degli anni, o meglio, con l’invecchiamento. Tali porzioni del Dna possono accorciarsi anche a causa di una condotta di vita malsana o per motivi ambientali e psicologici. Il comparire di forme cancerogene o di malattie cardiache, ma anche il diabete, possono dipendere proprio dal ridimensionarsi dei telomeri.

I ricercatori della University of Michigan School of Public Health hanno studiato e analizzato le diete di un campione di quasi 5.000 adulti, notando come, per le donne, i punteggi più alti relativi agli indici di un’alimentazione sana erano significativamente associati a telomeri più lunghi. Diete antiossidanti e anti-infiammatorie, spiegano i ricercatori, creano un ambiente biochimico favorevole ai telomeri e questo può aiutare a mantenere le cellule sane e “più giovani”, evitando l’insorgere di patologie croniche.

“L’accento – sottolinea l’autrice principale della pubblicazione scientifica Cindy Leung – dovrebbe essere posto sul miglioramento della qualità complessiva della dieta piuttosto che sull’enfatizzazione di singoli alimenti”. Negli uomini, i risultati appaiono non statisticamente significativi, in quanto tendevano ad avere punteggi di qualità della dieta più bassi, con più elevate assunzioni di bevande zuccherate e carni lavorate.

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