Salute e benessere

Pomodoro, per i derivati scatta l’obbligo dell’origine in etichetta

Per i derivati del pomodoro scatta l’obbligo di indicazione dell’origine in etichetta: tutti i prodotti che conterranno almeno il 50 per cento di pomodori dovranno riportare la provenienza, in modo che i prodotti made in Italy siano riconoscibili


Da ora in poi sughi, salse, concentrati e conserve dovranno obbligatoriamente riportare in etichetta l’origine se contengono al loro interno almeno il 50 per cento di pomodoro: una chiara dicitura di provenienza per tutti i derivati in modo che i prodotti derivati dall’ortaggio coltivato e poi lavorato in Italia siano perfettamente riconoscibili sugli scaffali.

Etichette certe ed estremamente trasparenti, anche nel caso in cui le fasi di lavorazione del prodotto avvengano in territori e Paesi diversi: a seconda dei casi infatti dovranno essere utilizzate le diciture “Paesi Ue, Paesi non Ue, Paesi Ue e non Ue”. Nello specifico, bisognerà riportare in etichetta le diciture relative al Paese di coltivazione dei pomodori e quello in cui l’ortaggio viene trasformato. In ogni caso, le indicazioni circa l’origine del pomodoro dovranno essere apposte in un punto evidente e nello stesso campo visivo in modo da essere, per il consumatore, chiaramente leggibili e riconoscibili oltre che indelebili. Si tratta di una sperimentazione della durata di due anni per permettere l’inserimento del nuovo sistema di etichettatura.

Coldiretti ha affermato poi che potranno essere smaltite le scorte dei prodotti che non soddisfano i requisiti del nuovo decreto a patto che siano stati immessi sul mercato o etichettati prima dell’entrata in vigore del decreto stesso, e quindi commercializzati entro il termine di conservazione specificato sull’etichetta. Un provvedimento a favore del consumatore e della trasparenza che, secondo Coldiretti, permetterà di tracciare i prodotti dopo che nel 2018 sono arrivati dall’estero il 15 per cento in più di derivati del pomodoro: 86 milioni di chili da Usa, Cina e Spagna che da ora in poi potranno essere perlomeno riconoscibili.

Photo credit: Pixabay.it

 

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