Il social network più utilizzato del mondo ha annunciato di ridurre del 75% le emissioni di CO2 e di alimentare tutte le sue attività solo con energia pulita. Negli ultimi 5 anni ha acquistato oltre 3 gigawatt di elettricità eolica e solare, di cui 2,5 negli ultimi 12 mesi.
Facebook ridurrà le emissioni di CO2 del 75% e alimenterà tutte le attività solo con energie rinnovabili entro il 2020. La compagnia di Mark Zuckerberg annuncia una svolta green, attraverso un post, e per evidenziare il suo grande impegno per l’ambiente, riporta i dati dei suoi ultimi investimenti: più di 3 gigawatt di elettricità eolica e solare negli ultimi 5 anni, di cui 2,5 gigawatt nell’ultimo anno. Il nuovo centro elaborazione dati di Facebook in costruzione a Huntsville, Alabama, sarà alimentato completamente a energia solare. Nel frattempo, l’azienda di Menlo Park sta espandendo il proprio data center a Lulea, in Svezia, che sfrutta l’energia idroelettrica per funzionare. I server contenuti al suo interno, inoltre, vengono raffreddati utilizzando aria gelida proveniente dell’Artide. Infine, a Papillon, nel Nebraska, esiste un altro centro di elaborazione dati della società che sarà presto alimentato da un parco eolico nelle vicinanze, dotato di ben 101 aerogeneratori di grosse dimensioni.
“Siamo orgogliosi dell’impatto che il nostro programma sulle rinnovabili sta avendo sulle comunità locali e in generale sul mercato”, scrive Facebook citando le città di Prineville (Oregon), Los Lunas (New Mexico), Henrico (Virginia) e Lulea (Svezia). “Nel 2015 abbiamo fissato l’obiettivo di alimentare il 50% delle nostre strutture con le energie rinnovabili entro il 2018. Lo abbiamo raggiunto un anno prima, arrivando al 51% nel 2017”.
Facebook fa parte di Re100, l’iniziativa che riunisce le grandi aziende impegnate a raggiungere il 100% di energie pulite. Tra le compagnie hi-tech americane aderiscono anche Apple, Google, Facebook e Microsoft. Nel giugno scorso, invece, la coreana Samsung ha annunciato che entro il 2020 alimenterà con fonti ‘verdi’ le sue attività in Europa, Usa e Cina.
Photo Credits Pixabay