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Allocco in città: la convivenza deleteria con l’inquinamento acustico

Gli allocchi sono rapaci notturni molti diffusi in Italia e adesso insediati anche nei centri cittadini. Uno studio polacco ha rilevato una diminuzione di presenze e la causa è il rumore.

È stato dimostrato da diversi studi italiani ed internazionali che sono sempre più numerose le specie di uccelli insediate nelle città, anche metropoli, dove trovano riparo, cibo, spazi per nidificare, meno predatori e temperature più alte durante il periodo invernale. In questo modo viene a crearsi un nuovo ecosistema che favorisce anche l’insediamento di alcuni predatori.

È questo il caso dell’ allocco, uno dei rapaci notturni più diffusi in Italia. Fino a qualche tempo fa si pensava che questo uccello rapace della famiglia Strigidi potesse sopravvivere nei parchi e nelle aree verdi cittadine solo se in esse fossero state presenti alberi maturi, come dimostrato da alcuni studi condotti a Pavia, Roma e Monza. Una nuova e molto interessante ricerca polacca, svolta da un gruppo di ornitologi dell’Università di Cracovia e pubblicata sull’importante rivista Ibis, ha verificato che esiste, invece, anche un altro parametro che incide sulla presenza o meno in città degli allocchi, e si tratta del rumore.

Gli allocchi usano il loro canto, delle vocalizzazioni, per difendere il territorio e l’ascolto per individuare le loro prede. Lo studio dell’Università di Cracovia ha messo in evidenza quanto l’inquinamento acustico notturno caratteristico delle nostre città condizioni le comunicazioni vocali tra gli allocchi e impedisca un buon ascolto dei movimenti delle prede. Insomma senza il silenzio naturale dei boschi, questi uccelli fanno molta difficoltà a localizzare nel buio le loro prede. Così, nonostante l’esistenza di ambienti adatti agli allocchi, il numero di individui sta diminuendo, e non solo nelle zone caratterizzate da “inquinamento acustico”. Il fatto che si registrino sempre meno presenze di allocchi in città, anche nelle zone più idonee, dimostra che l‘allocco accetta l’uomo, ma non totalmente il nostro modo di vivere, così caotico e senza riposo, senza silenzio.

Photo Credits Pixabay