Legambiente premia con 15 bandiere verdi le pratiche più green delle Alpi
Legambiente assegna 15 riconoscimenti alle Alpi, premiando le pratiche più green. Due bandiere anche alle aree per l’accoglienza dei migranti.
Le Alpi si sono distinte per aver sviluppato un sistema di azioni montane ecofriendly. Vanda Bonardo, responsabile nazionale Alpi di Legambiente, ha dichiarato: “un mosaico fatto di situazioni differenti ma che ben raccontano come sia possibile superare quelle abitudini e scelte obsolete dannose per il territorio, oltre che prive di lungimiranza”. Questa catena di iniziative, ha portato Legambiente a premiare il territorio con ben 15 bandiere verdi nel 2018. I riconoscimenti sono stati assegnati, ad una selezione di pratiche virtuose alpine che ben raccontano il profilo green e sostenibile dell’arco alpino, che tenta di difendersi dai cambiamenti climatici ma anche da scelte poco ecofriendly che purtroppo continuano a persistere a danno dell’ambiente e del territorio montano.
Tra le pratiche e le iniziative, riconosciute da Legambiente, diverse si legano ai servizi ecosistemici: ovvero, alla valorizzazione delle risorse ambientali in chiave economica e sociale. Per esempio, l’esperienza di ERSAF, l’Ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste, che ha promosso e realizzato il Cammina ForesteLombardia, un trekking di 42 tappe attraverso 20 foreste regionali da percorre solo in bici o a piedi; oppure le attività di informazione, sensibilizzazione e valorizzazione del territorio da parte del Parco regionale Campo dei Fiori (VA) e dei cittadini dopo gli incendi che l’estate scorsa hanno colpito l’area verde.
Tra i territori premiati da Legambiente, anche i comuni dell’Alta Val Susa e del brianzonese che, con l’aiuto di molti cittadini italiani e francesi e il sostegno di diverse Ong, stanno sostenendo le due aree di confine dell’accoglienza ai migranti. La Bonardo, ha infatti dichiarato: “In particolare quest’anno abbiamo voluto puntare l’attenzione anche sulle buone pratiche legate al tema dell’accoglienza e dell’integrazione, ricordando che la montagna ha sempre indotto la solidarietà tra le persone del luogo e i viaggiatori”. Un riconoscimento è stato consegnato anche a Roberto De Prato, che la scorsa estate era stato aggredito da alcuni motociclisti, immortalati mentre percorrevano illegalmente alcuni sentieri sui monti sopra Ravascletto. Nonostante però, le molte buone pratiche in atto, Legambiente non nega il fatto che esistano ancora aspetti negativi, infatti 6 sono state le bandiere nere assegnate a causa delle “aggressioni” in diversi territori alpini tradotti in scelte obsolete.