Salute e benessere

Indossare la cravatta? Meglio di no! La scienza spiega i danni che potrebbe causare

La cravatta è un accessorio che contribuisce a rendere l’uomo più elegante. Ma la scienza oggi spiega il motivo per il quale è preferibile evitare questo accessorio.

La cravatta è un accessorio utilizzato dagli uomini per ottimizzare i look da ufficio o formali. Ritenute scomode da molti e per questo spesso detestate, questo capo d’abbigliamento potrebbe rischiare di essere bandito, almeno dalle attività lavorative. Oggi in soccorso degli “haters” delle cravatte, arriva la scienza. Secondo un nuovo studio condotto in Germania, il nodo al collo della cravatta, potrebbe comprimere vasi sanguigni, che sono fondamentali per l’afflusso di sangue al cervello, con effetti negativi che potrebbero influire sul funzionamento cognitivo.

La ricerca, pubblicata su Neuroradiology  ha trovato spazio anche online ed è stata pubblicata, su diverse testate internazionali, dal Daily Mail a New Scientist. Il team di ricercatori ha rilevato un calo statisticamente significativo del flusso sanguigno cerebrale tra gli uomini con cravatta, nei soggetti esaminati. Una diminuzione del 7,5%, che non innescherebbe sintomi evidenti, ma potrebbe essere sufficiente a influire sulle performance cognitive.

Secondo gli esperti quindi il nodo alla cravatta potrebbe influire oltre che sulla salute, anche sul rendimento delle attività lavorative. Gli esperti spiegano infatti, che un flusso regolare e costante di sangue al cervello è fondamentale per far sì che i neuroni possano continuare a trasmettere i loro messaggi, rendendo possibile la risposta istantanea a un problema. Gli autori dell’originale ricerca hanno definito, questa condizione, causata dalla cravatta, uno “strangolamento socialmente desiderabile”. Sarà dunque necessario modificare gli outfit da ufficio? Meglio provare a seguire questo consiglio.

Photo Credits Pixabay.com

Francesca Perrone

Cultura, Ambiente & Pets Messinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura. Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità.
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