AmbienteInquinamento

In Croazia microrganismi biologici contro l’inquinamento del mare

La Croazia da esempio per le politiche contro l’inquinamento del mare: una campagna di sei anni per la protezione dell’ecosistema marino che ha sfruttato microrganismi biologici che ha coinvolto 23 comuni e oltre duecentomila abitanti che potranno ora fare il bagno in acque sicure


Il litorale della Croazia, meta di numerosi turisti e pilastro dell’economia della nazione, è stato oggetto di una campagna di sei anni volta a proteggere l’ecosistema marino dall’impatto del turismo. Ad essere coinvolte, ad esempio, le famose città di Rovinj, Meleda, Krk, Lesina, Dubrovnik, Bol. Nel 2009 infatti le autorità croate hanno lanciato il progetto di lotta “contro l’inquinamento delle città costiere” terminato nel 2015 che ha permesso, tra le altre cose, di interrompere lo scarico indiscriminato effettuato fino a quel momento nel mare in modo diretto e senza trattamenti preventivi. Sono state inoltre testate soluzioni innovative per migliorare la qualità dell’acqua. Il progetto è stato finanziato dalla Banca mondiale, insieme al Global Environment Facility e il governo di Zagabria.

Gli interventi del programma hanno riguardato 23 comuni: sono state aperte 14 stazioni di depurazione funzionanti (grazie alle quali ora i turisti possono fare il bagno in acque sicure) tramite microorganismi biologici in modo totalmente ecologico, in più è stata incrementata la raccolta di acque usate e non trattate, installate sonde sottomarine.

Il tutto è stato diretto dal Ministero della Protezione ambientale e dell’Agenzia nazionale idrica (Hrvatske vode) con dei cambiamenti che hanno riguardato 230 mila abitanti, oltre ovviamente ai turisti. L’eliminazione delle fonti di inquinamento ha permesso così di preservare il mare dall’impatto turistico, riducendo di molto i rischi sanitari per le persone.

Photo credit: Pixabay.it

LEGGI ANCHE:

Back to top button
Privacy